
Iniziati da alcune settimane nei pressi della Concia di Codiponte-Casola

Quando sono iniziati i lavori al tratto della strada regionale 445 nei pressi di Codiponte, la gente ha espresso soddisfazione per un’opera attesa da più di dieci anni, ma anche di titubanza perché avviati, come altre volte, all’inizio dell’autunno, che di solito porta molta pioggia e che negli anni scorsi ha distrutto il guado alternativo per ben sei volte. Quest’anno, fino ad oggi, il tempo è stato clemente, ma la faccenda strana che incuriosisce la popolazione è che al cantiere stavano lavorando solo due operai che, dopo alcune sollecitazioni del sindaco Riccardo Ballerini, sembra siano saliti a cinque.

Quando ad aprile era venuto a Casola, Carletto Marconi, sindaco di Bagnone e assessore ai lavori pubblici della Provincia, si era presentato come uomo al servizio delle Istituzioni e come politico della concretezza: “I lavori – aveva dichiarato – possono iniziare in qualsiasi momento. I responsabili della ditta appaltatrice affermano di aver avuto solo una difficoltà data dall’ostruzionismo di non ben precisati comitati di Codiponte, che si oppongono alla totale chiusura della strada, intervento necessario e senza il quale la ditta non può eseguire i lavori per oggettivi motivi di sicurezza, perché interverrà ad eliminare alcuni costoni che costeggiano la strada”. Marconi aveva pronosticato l’avvio dei lavori per fine maggio e che sarebbero durati meno di un mese e quindi il disagio sarebbe stato relativo. Un cartello di modeste dimensioni e di difficile lettura presso il cantiere riporta i seguenti dati: Committente Provincia di Massa Carrara; Lavori di manutenzione straordinaria per il miglioramento adeguamento rettifica alcuni tratti della strada regionale 445 della Garfagnana; Direttore dei lavori Geometra Nicola Rossetti; Responsabile lavori Stefano Michela; Impresa esecutrice: Menconi srl. Una comunicazione che si rinviene sul sito del Comune di Casola dice che la consegna dell’opera è prevista per il 27 dicembre 2017: uno si chiede se si svolgeranno i lavori anche la vigilia, il giorno di Natale e a Santo Stefano. Perché non viene consegnata il 23? Che lavorino anche nei giorni festivi? Lo sconforto è l’unica reazione che sgorga dal cuore di fronte a tanta freddezza verso gli abitanti di queste zone di montagna, a cui si richiede sempre di sopportare, di aver pazienza, di percorrere una deviazione il cui tratto iniziale sta ora diventando peggiore delle peggiori strade di montagna con buche spacca ammortizzatori e, quando è asciutto, con un polverone che toglie il respiro. Perché burocrati, politici, operatori sembrano godere del malessere altrui? Corrado Leoni