

Si sta attraversando il periodo statisticamente più caldo dell’anno, quello dell’ estate di fine luglio-inizio agosto. Ciò non comporta che i giorni più torridi si verifichino ogni estate tra il 21 luglio e il 10 agosto, però la probabilità che accada è elevata. Se si prende come riferimento il trentennio 1981-2010, si nota che a Pontremoli, nella 3a decade di luglio, la temperatura minima è in media pari a 15,0°C, mentre la massima si attesta a 29,7°C.
Nei primi dieci di agosto, gli analoghi valori sono rispettivamente 15,0°C e 29,2°C, con già un cedimento delle massime. Nella settimana in esame, pur caratterizzata da cielo misto, l’onda anticiclonica ha determinato massime di poco eccedenti in media (29,9°C) la norma indicata, con buona pace dei notiziari sempre pronti a gridare al caldo feroce; d’altro canto, le minime si sono attestate su valori moderati (14,6°C), in lieve difetto rispetto ai canoni di cui sopra, alternando cinque albe più fresche e due più tiepide, quelle del 22 e del 24. Ne deriva una media termica giornaliera della settimana di cui si tratta quasi in perfetto accordo con quella climatica, benché risulti da valori più pronunciati (maggiore escursione notte-dì) rispetto a quelli ottenuti dal lungo periodo di osservazione. E questo è ovvio, se si rammenta che un valore “normale” deriva da una gamma di condizioni atmosferiche tra loro anche distanti, pur essendosi verificate, in annate diverse, nello stesso mese, decade o giorno.
Se si opera il confronto della situazione attuale con un trentennio precedente, il 1971-2000 o il 1961-1990, l’incremento di temperatura è invece inequivocabile e dà ragione del sentire comune: fa più caldo di un tempo. La variabilità del cielo della settimana trascorsa non ha prodotto precipitazioni fino al 24 e al 25, ma molto irregolari, fatto consueto della piena estate.
Il sereno e l’azzurro limpido e asciutto, dopo il 18, hanno ceduto spazio ad una parziale nuvolosità e ad una ripresa della foschia e di condizioni più umide, peraltro temperate dallo spirare di un bel vento sinottico “marino” a sostegno della brezza valliva. Le precipitazioni di lunedì 24 hanno interessato la costa e la Lunigiana centro-orientale saltando del tutto l’alta valle, mentre martedì 25, nel primo pomeriggio, colpi di tuono, rovesci e poi piovaschi sul limite delle ore serali hanno visitato la destra idrografica, tra i comuni di Zeri, Pontremoli, Mulazzo e segnatamente Tresana (qui con apporti fino a 10-15 mm).
Previsioni valide dal 28 luglio al 1° agosto
Il Solleone ha trovato secco e probabilmente così lascerà le nostre terre ancora per qualche settimana, non fosse altro perché un certo tipo di circolazione atmosferica, quando si è instaurata, è dura da cambiare. In effetti, dal punto di vista della posizione delle alte e basse pressioni fra l’Oceano Atlantico, il Mediterraneo e l’Europa Centro-Occidentale, non ci sono novità sostanziali.
Dopo il passaggio di una veloce linea di instabilità seguita da aria un po’ più fresca, il regime anticiclonico tende a ristabilirsi decisamente sulle nostre regioni. Inizialmente, in quota, sarà sempre presente un blando flusso di correnti occidentali e infiltrazioni di aria umida ed instabile non si possono escludere.
Quindi, venerdì 28 e sabato 29, in un contesto di cielo in prevalenza quasi sereno o poco nuvoloso, transiteranno delle velature e, nel pomeriggio, potrebbero formarsi nubi cumuliformi in prossimità dell’Appennino con modesto rischio di isolati rovesci, specialmente sabato e nel versante emiliano. Venti a regime di brezza o a componente meridionale. Temperature in rialzo di qualche grado nei valori massimi, fra 30 e 32°C. Minime stazionarie fra 13 e 16°C. Mare quasi calmo o poco mosso.
Da domenica 30, ma soprattutto dal 31 luglio e 1° agosto per altri due-tre giorni, la ‘campana’ anticiclonica africana potrebbe consolidarsi e determinare un rialzo termico.
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a cura di Maurizio Ratti, Mauro Olivieri e Giovan Battista Mazzoni