Il lupo tra mito e realtà  al Festival Verdi Parole

Nelle frazioni bagnonesi di Jera e di Treschietto iniziative a tema naturalistico- ambientale

Si è conclusa, domenica 6 ottobre la prima edizione del “Festival “ di letteratura Verdi Parole a tema naturalistico- ambientale, organizzato dal Comune di Bagnone con il sostegno del Consiglio Regionale della Toscana, in collaborazione con l’Associazione “Farfalle in cammino”.
L’autunno, con i suoi colori e le mille sfumature, è la stagione adatta per parlare della natura e sfogliare il suo meraviglioso libro. Infatti il 5 e il 6 ottobre sono stati giorni intensi, caratterizzati da una serie di incontri che hanno spaziato nell’ambito della cultura. Mostre, presentazioni di libri, spettacoli diversificati, con relative attività per grandi e bambini. Al centro la fauna, la flora e la cucina del nostro territorio.

Uno degli incontri nell’ambito del Festival “Verdi Parole” (Foto Farfalle in Cammino)

Il tutto si è svolto nelle frazioni di Jera e Treschietto dove si trova l’ostello “La Stele” risalente all’Amministrazione guidata da Gianfranco Lazzeroni e particolarmente caro al compianto sindaco Carletto Marconi, cittadino treschiettese.
Fra i vari eventi, alla presenza di autori, artisti e divulgatori scientifici, è stato presentato “Il lupo fra mito e realtà” a cura di Luigi Molinari, tecnico faunistico del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-emiliano.
Già, il lupo! Il protagonista delle favole più scavate nel buio dei nostri infantili terrori; il nemico di Cappuccetto Rosso. Poi le favole invecchiano, come i bambini che diventano grandi. Ha ragione, però, il grammatico alessandrino Salustio “Queste cose non avvennero mai, ma sono sempre….”.
Torniamo al lupo: mammifero dell’ordine dei carnivori, famiglia canidi, caratterizzato da muso grosso e appuntito, orecchie ritte, zampe e dentature robuste. Dopo una lunga assenza, il lupo è ricomparso da noi, attorno agli Anni Settanta. Animale sociale, vive in famiglia. Comunica in modo acustico, spende energie per marcare il territorio e difendere i piccoli che faranno poi parte del branco.
È un po’ di moda oggi parlare del lupo anche se ne sappiamo poco, o abbiamo notizie false supportate dalle stessa stampa. Intanto va chiarito che i lupi non sono stati reintrodotti, né esistono, in Italia, allevamenti. Sono animali che percorrono tantissimi chilometri per cui si spostano, da un luogo all’altro con enorme facilità.
Questo fatto è legato anche allo spopolamento della montagna iniziato nel dopoguerra e ancora in atto, per cui tutti gli animali sono aumentati, pensiamo ai cinghiali… Il lupo non attacca le persone, anzi nei confronti dell’uomo, dimostra paura e scappa.
I danni maggiori si riscontrano nelle regioni dove ci sono allevamenti di pecore, come ad esempio, la Toscana. Non mancano neppure nella Pianura Padana in quanto si sono adattati agli ambienti antropizzati dove recuperano, senza fatica, nutrie e carcasse di animali, soprattutto, in vicinanza delle grandi stalle, essendo animali “plastici” dal punto di vista alimentare, mangiano di tutto.
Nel nostro Paese si contano circa 3.300 lupi, parecchi in base alla densità. Tanti, compresi quelli monitorati, restano vittime di bracconaggio o di bocconi avvelenati, pur proibiti dalla legge. Per la nostra tranquillità non bisogna dare ai lupi motivi di avvicinarsi alle case, quindi alle persone, lasciando avanzi di cibo, senza la gestione scrupolosa dei rifiuti. Nei loro confronti, però, non dobbiamo farci influenzare dagli estremisti che sparano a zero sui lupi, né dalle motivazioni sociali-culturali.
Aprire la caccia di questi animali? Lo chiedono in tanti e ci sono, in tal senso, strumentalizzazioni politiche dimenticando che i lupi ricoprono un ruolo importante nell’ecosistema. Accettazione e coesistenza, con le dovute precauzioni, permettono di vedere il lupo con occhi diversi….
“Il Festival appena terminato, ha detto il sindaco di Bagnone Giovani Guastalli, ha permesso a tante persone di conoscere ed apprezzare le eccellenze del nostro territorio facente parte del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-emiliano, Riserva della Biosfera Unesco. Un sistema di crinali, borghi, castelli, pievi, paesaggi… di grande valore come tessuto connettivo. Con, in vetrina, meglio sulla tavola, le prelibatezze della cucina lunigianese. Alquanto elogiata”.

Ivana Fornesi