A Treschietto, con amore filiale, attorno  a Maria Ausiliatrice

Ogni anno, il 24 maggio, la comunità di Treschietto si raduna nell’oratorio dedicato a Maria Ausiliatrice situato in località “Valle”, con amore filiale.
Quest’anno il triduo di preparazione è stato curato dal diacono Inaco, che ringraziamo per il prezioso servizio, alla presenza di un discreto numero di fedeli, per giungere alla festa con rinnovato slancio cristiano.
L’evento è sempre atteso e partecipato, anche dagli abitanti delle frazioni limitrofe. Esso si ripete a partire dagli Anni Trenta, data a cui risale la costruzione della chiesina sorta accanto ad un’antica maestà dedicata proprio alla Madonna dell’Aiuto, davanti alla quale, ancora oggi, si soffermano i viandanti, che vogliono recitare una preghiera o lasciare un fiore.
La sera della festa la S. Messa è stata celebrata dal parroco don Angelo Boattin e resa solenne dai canti corali con l’immancabile voce di Clara Marconi, con i suoi splendidi 94 anni! Nell’oratorio ben curato ed addobbato di fiori raffinati, i presenti hanno seguito con fede il sacro rito.
Un gruppo di persone ha sostato all’esterno in religioso silenzio. “Siamo qui davanti a Maria – ha detto il celebrante nell’omelia – non solo per chiederle aiuto nei momenti delle prove ma per rallegrarci di essere figli suoi e fratelli di Gesù. Rischiamo di perdere, oggi, la grandezza del dono della vita permettendo al ‘tritatutto dello stress’ di far scorrere il tempo senza smalto e slancio, senza scorgere le tracce costanti del passaggio di Dio nella storia. Maria è grande perché si rende disponibile, da subito, al misterioso progetto del Signore perché crede, accoglie, ama e dona. Ella è l’icona della sollecitudine umana, ricca degli stessi frutti di gioia che offrì ad Elisabetta lontana. Dobbiamo invocarla per non aderire al secolarismo e al relativismo imperanti, rischiando di vivere il presente come se Dio non esistesse. Alla Mamma celeste chiediamo di sostenerci per camminare accanto a Lei, orgogliosi di essere cristiani e di vivere da cristiani”.
A seguire la lunga processione con la statua della Vergine. Momenti di silenzio, preghiere e tradizionali canti mariani, nella cornice delle lanterne che gli abitanti hanno acceso per onorare Colei che, con il suo “Fiat”, ci ha donato Gesù. Eppoi, ricco, gustoso rinfresco, offerto dall’intera comunità, nell’ostello “La Stele”.

Ivana Fornesi