Pellegrinaggio a Medjugorje: “Una profonda esperienza di preghiera”

Il vescovo diocesano fra’ Mario: “un luogo particolare per la spiritualità che vi si respira”

Dal 5 al 9 febbraio il vescovo Mario ha partecipato ad un pellegrinaggio a Medjugorje, un’esperienza intensa, come spiega lui stesso. “Come già successo lo scorso anno – racconta infatti – ho deciso di dedicare un tempo ad un pellegrinaggio verso un luogo particolare per la spiritualità che vi si respira, cioè Medjugorje, un luogo mariano che abbiamo raggiunto dopo un lungo viaggio e dove abbiamo sostato per alcuni giorni. In effetti queste dimensioni sono molto utili in quanto il viaggio significa togliersi dalle abitudini, dalla routine e dai luoghi abituali, accogliendo anche gli imprevisti e gli eventuali disagi”.
“Stare in quel luogo mi ha aiutato ad entrare più in profondità nel clima di preghiera – spiega fra’ Mario – Il mattino è stato dedicato a due attività spirituali, cioè l’ascesa alla Collina delle Apparizioni e la ‘Via Crucis’ sul monte Krizevac, più impegnativa. Entrambe queste attività le abbiamo fatte: la prima recitando il Rosario e sostando in silenzio una volta arrivati in cima sotto la statua della Madonna, mentre le 14 stazioni della ‘Via Crucis’ erano caratterizzate da alcune meditazioni, guidate da don Daniele Ferrari e che avevano la possibilità di essere condivise da chi volesse. Il pomeriggio era dedicato esclusivamente alla preghiera nella parrocchia dei frati, sia nel silenzio, sia partecipando alle celebrazioni del Rosario e della Messa”.
Un pellegrinaggio che il vescovo diocesano ha compiuto in gruppo. “La cosa molto bella è stata anche la fraternità che abbiamo vissuto in questo piccolo gruppo di otto pellegrini – aggiunge – dove abbiamo sperimentato l’ascolto, l’amicizia e la condivisione, anche nei momenti più informali e conviviali. Anche i momenti del viaggio sono stati importanti, caratterizzati dalla recita del Rosario piuttosto che di alcune condivisioni che hanno aiutato a costruire questa fraternità tra di noi”.
“Nel complesso – conclude mons. Vaccari – sono stati giorni molto intensi dove ho potuto presentare al Signore tutte le intenzioni che le persone mi hanno affidato, ai piedi di Maria, ma anche per la diocesi, i presbiteri e tutto il popolo di Dio. Una intenzione particolare è stata quella per la pace nel mondo, presentata alla Madonna a Medjugorje, dove si è rivelata per questa intenzione di preghiera e così abbiamo cercato di fare. Abbiamo visitato anche una comunità di suore, impegnata nell’accoglienza di bambini con situazioni familiari difficili, che vivono della Provvidenza del Signore”.