
Dopo 70 anni, alla presenza del Vescovo diocesano
La comunità di Vico ha preparato con fede e particolare cura la festa per onorare Colei che con il suo ‘sì’ ci ha donato il Salvatore.
L’intenso programma è iniziato la sera del 28 settembre quando, durante la S. Messa delle 20,30, celebrata nella parrocchiale dell’Assunta, dopo 70 anni, sono state rese note le promesse che gli antenati avevano sottoscritto per chiedere l’intercessione di Maria.
Il 29 settembre è iniziata la “Peregrinatio Mariae”, con la statua della Vergine portata negli oratori ben curati di Monterole, Canneto, Valle, Vico Chiesa.
Ogni piccola frazione, anche quelle in cui vivono ormai poche persone, si è addobbata per accogliere la Madre di Gesù. Archi di fiori, luminarie, striscioni, nastri, preparati con gioia e sentimento di unione: tutti hanno dato il loro prezioso contributo, senza distinzione di età. Le processioni notturne hanno sollecitato i fedeli a ricordare il nostro peregrinare nel mondo, senza essere del mondo.
Un evento significativo fortemente voluto dai Vichesi, ai quali il parroco don Angelo ha lasciato ampio spazio, accogliendo consigli, idee, suggerimenti ed esprimendo grande soddisfazione nel vedere una comunità coesa per camminare insieme sulla strada del Vangelo.
A concludere le varie manifestazioni, con l’impegno per una rinnovata partenza, è stato il Vescovo diocesano, mons. Mario Vaccari. Prima di iniziare l’Eucaristia delle 20,30 nella parrocchiale, abbellita di luci e di cascate di fiori con candele, il presule si è soffermato ad ammirare il piazzale antistante, rivestito di raffinati ornamenti.
Fra’ Mario è stato accolto dall’affettuoso saluto della comunità, che lo ha ringraziato con affetto filiale, esponendo quanto avvenuto nei giorni precedenti. A concelebrare, don Angelo, don Giovanni Poggiali, don Andrea Nizzoli; presenti i diaconi Edamo ed Inaco e i ministranti. Toccanti i canti mariani, eseguiti mirabilmente sotto la direzione appassionata di Gianluca e Federico.
“Sono commosso, ha esordito il Vescovo nell’omelia, nel trovarmi di fronte ad una comunità radicata sui valori fondanti del Cristianesimo, nel vedere bambine e bambini, catechisti e catechiste, segno tangibile di continuità. La Parola proclamata ci spinge a chiederci quali frutti offriamo al Signore per l’amore infinito che ci dona. Sarà questa la domanda nel giorno del Giudizio. È dai frutti che conosciamo l’albero, ma per ottenere buoni frutti occorre terreno fertile, ossia il nostro cuore aperto alla voce di Dio, alle tenerezze di Maria, alla Resurrezione di Gesù”.
“Avete vissuto un iter meraviglioso, guardando ai padri, calandolo nel presente con gli occhi rivolti al futuro. Insieme, laici e clero, avete fatto ottima seminagione. I frutti succosi che state raccogliendo non devono rimanere chiusi come in uno scrigno. Dovete raccontare la vostra esperienza, la vostra gioia spirituale per illuminare altre porzioni di un mondo che naviga, sovente, a vista. Dobbiamo annunciare il Vangelo attorno a noi in quanto, mediante il Battesimo, siamo tutti missionari”.
Quindi sono state lette e sottoscritte le promesse solenni. Anche il Vescovo ha voluto apporre la sua firma. Le pergamene arrotolate sono state benedette ed inserite in una bottiglia di vetro, mentre tanti foglietti personali sono stati sistemati in una urna di ulivo, realizzata da Olivano.
Il tutto è stato ricollocato nella nicchia dell’altare della Madonna del S. Rosario con il mandato alle generazioni future di riaprirlo nel 2093! Le tante promesse sono state sintetizzate in una preghiera sul santino a colori, con l’effigie della Mamma Celeste.
Terminata la S. Messa, che ha visto anche la presenza di fedeli giunti da altre zone della Lunigiana, il cielo di Vico si è illuminato di spettacolari fuochi d’artificio per salutare e ringraziare la Madonna, “umile ed alta più che creatura”, continuando a chiederle di mettere sulle nostre labbra, nell’ora suprema, le sue parole: “Fiat e Magnificat”.
Un ricco rinfresco ha permesso di prolungare la serata storica e indimenticabile per chi l’ha vissuta.
Ivana Fornesi