
La due giorni della rassegna “Bagnone DiVino” ha visto la partecipazione di tanti produttori e consumatori

Dopo il grande successo dello scorso anno è stato riproposto anche quest’anno a Bagnone, l’evento “Bagnone DiVino” organizzato da varie associazioni esperte nel settore, dalla Pro Loco bagnonese con il patrocinio del Comune.
Nei giorni 8 e 9 luglio scorsi, il caratteristico borgo, sovrastato dal castello, si è quindi letteralmente riempito di appassionati del “buon nettare”, intenditori, ristoratori, curiosi… Una folla che si è riversata, a partire dalle ore 18 fino alle 24, nelle piazze principali: Roma, Santa Maria, Casamenti eppoi ancora in via della Dogana e lungo il ponte Vecchio molto suggestivo, specialmente la sera quando le luci si specchiano nelle acque rumorose del torrente.

Un appuntamento di alta qualità che ha visto la sinergia delle aziende agricole, con prodotti della filiera corta, cantine, etichette… con relativi assaggi accompagnati dai prodotti tipici, sempre graditi ad ogni palato, anche il più esigente. Gli amanti del vino non hanno certo preso impegni per i suddetti giorni.
Ad aiutarli nella giusta scelta un gruppo di esperti sommelier mentre Slow Fod Toscana si è attivata per la degustazione dei “piatti” che caratterizzano la zona. In Italia la viticoltura, considerata nell’insieme delle tecniche agronomiche che servono per meglio coltivare la vite, occupa un posto di rilievo nella nostra economia agricola. I vini prodotti in Toscana, quindi anche in Lunigiana, sono caratterizzati da originalità e qualità. I nostri produttori hanno scelto, per i loro vigneti, le posizioni migliori onde ottenere uve idonee al territorio e al clima.
Bagnone, nel suo piccolo, vanta un numero rilevante di cantine ed enoteche apprezzate dai turisti che uniscono alla enogastronomia la possibilità di conoscere bellezze naturali, musei, castelli… Un mix di storia, di musica, di arte, di paesi incastonati nel verde, avvolti dal silenzio e dall’abbraccio dei monti.
“Bagnone DiVino”, come ha asserito il sindaco Giovanni Guastalli, si è riconfermato un evento importante anche per il decollo turistico non solo locale, ma della intera Lunigiana. Quando, però, c’è di mezzo l’alcol non possiamo esimerci dal ricordare, in primis ai giovani, che “brindare” fa bene anche all’umore, ma sempre con massima cautela e senso di responsabilità. Abbiamo, e ancora, dato parecchio in negativo, sulle strade e non solo, per l’abuso degli alcolici uniti ad altre sostanze pericolose. La vita vale molto più dei “calici” di troppo. Un particolare ringraziamento ai volontari, Alpini compresi, che si sono attivati per rendere il traffico scorrevole e sicuro. i.f.