
Approvato il nuovo regolamento dell’imposta e la conferma delle tariffe per il 2023. La minoranza sostiene che si poteva aumentare la soglia ISEE per l’esenzione

Dal nuovo regolamento che disciplina la tassa sui rifiuti (ovvero la TARI) e dalla determinazione delle tariffe della stessa imposta per il 2023, si può poi scivolare nella discussione fino a dibattere della riorganizzazione dell’organico del Comune e sulle iscrizioni degli alunni al Liceo Classico Vescovile? Ovviamente sì, visto che proprio questi temi sono stati al centro del dibattito dell’ultimo consiglio comunale. Partendo, come detto, dal nuovo regolamento per la TARI reso necessario dopo il nuovo accordo tra l’ANCI e Arera (Autorità di regolazioni per energia, reti e ambiente). Ne ha relazionato l’assessore al bilancio, Manuel Buttini, che ha in particolare sottolineato alcune modifiche che il Comune ha operato rispetto al testo standard. Tra queste, imitando l’iniziativa di altri comuni del territorio, una riduzione della tariffa (dal 5% al 15%) per le attività che donano le eccedenze alimentari alle associazioni regolarmente registrate. Un supporto è previsto inoltre (“con un’iniziativa che ritengo molto rilevante”) per provare a promuovere l’avvio di nuove attività in fondi sfitti da almeno due anni. In pratica per chi apre una nuova attività commerciale in edifici sfitti da più di 24 mesi è previsto uno sconto della tariffa Tari: 60% per il primo anno di attività, 40% per il secondo anno e 20% per il terzo. Per quanto riguarda le tariffe TARI, ha concluso Buttini “non ci sono variazioni rispetto a quelle dell’anno passato”.

La replica dell’opposizione si è concentrata, non tanto sulle tariffe in sé, ma sul livello di esenzione che è previsto per un ISEE pari o inferiore a 8.500 euro. “Riteniamo che in questo periodo storico – ha incalzato la capogruppo Elisabetta Sordi – con l’inflazione che viaggia in doppia cifra e con enormi difficoltà per le famiglie ad arrivare a fino mese, sarebbe stato opportuno un segnale di aiuto e sostegno alle famiglie aumentando la quota per accedere all’esenzione”. Sottolineando, in quest’ottica, “che il Comune, nella sua discrezionalità, ha attivato alcune misure che aiutano famiglie anche con ISEE molto superiore. Penso al caso del Liceo Vescovile per cui è previsto un sostegno con un ISEE fino a 40 mila euro. Da ex alunna del Vescovile, cui sono profondamente legata, condivido l’intento di volerlo supportare. C’è però da porsi la domanda dal punto di vista etico: si è scelto di aiutare famiglie, comunque non bisognose, a pagare una retta scolastica piuttosto che esentare da un’imposta famiglie davvero in difficoltà”. Ha quindi rincarato la dose la consigliera di minoranza, Elena Battaglia, che ha accusato l’amministrazione di non aver fatto negli anni passati “tutto il necessario per cercare di incassare i debiti pregressi della Tari e che questo ricade poi sulle spalle dei cittadini di Pontremoli che le pagano in maniera puntuale”.

Sulla questione di aumentare la quota Isee per l’esenzione, il sindaco Jacopo Ferri, e poi l’assessore Buttini hanno sottolineato come “saremmo ben felici di poterlo fare. Solo che si andrebbe ad allargare troppo la forbice e i 30 mila euro stimati, che sono a carico del bilancio del Comune, andrebbero raddoppiati se non triplicati”. Con il primo cittadino che evidenzia come la misura a favore del Liceo Vescovile “abbia un minimo impatto per le casse comunali, è soprattutto un segnale di sostegno ad un’importante realtà scolastica del territorio”. L’assessore Buttini ha poi annunciato che da luglio diverrà operativa una ristrutturazione interna del personale comunale “che porterà un impiegato comunale, già in organico, a tempo pieno all’ufficio tributi per dare maggiore incisività nel recupero dei crediti”. Un’iniziativa che dalla minoranza si augurano “sia fatta con attenzione e lungimiranza”.
La seduta si è poi conclusa con l’interpellanza dell’opposizione sulla situazione della pavimentazione del parcheggio di via Chiosi “sempre più in condizioni precarie. Con ampie zone della pavimentazione che si sono staccate dal terreno creando pericolo per le vetture ma anche per chi vi transita a piedi”. Osservazioni su cui il sindaco non ha potuto che convenire e ha sottolineato che si è chiesto un intervento alla ditta che aveva operato i lavori anche perché l’opera rientra, essendo stata realizzata nel 2016, nella garanzia decennale prevista per le opere pubbliche.
(Riccardo Sordi)
Senza Cosimo Ferri esistono ancora Pontremoli e Italia Viva?



C’è stato un piccolo strascico di consiglio comunale, fuori dai punti dell’o.d.g., con la consigliera Sordi che ha maliziosamente chiesto alla vicesindaca, Clara Cavellini, e al presidente Michele Lecchini se, dopo l’addio alla politica di Cosimo Ferri per tornare alla Magistratura, confermavano l’esistenza dei rispettivi gruppi consigliari (di cui sono rispettivamente anche gli unici appartenenti) ovvero “Italia Viva” per la vicesindaca e “Pontremoli Viva” per il presidente del consiglio comunale.
Se Lecchini ha risposto senza problemi confermando la sopravvivenza del suo gruppo “credo che Ferri abbia creato un gruppo di persone capaci di continuare con le loro gambe” più stizzita è apparsa la Cavellini (“se avessi voluto dire qualcosa in merito sarei intervenuta io stessa”) che ha sottolineato comunque il mantenimento del suo gruppo consigliare. (r.s.)