Ragazze e ragazzi sui sentieri  della Resistenza

A Zeri, tra Patigno, Valditermine, Adelano e i Frandalini

Lungo l’itinerario sosta al cippo in loc. Frandalini

Un itinerario sui sentieri della Resistenza segnato dalle Pietre di Libertà di fronte alle quali i giovani hanno potuto riflettere su fatti per loro lontani ma che appartengono alla nostra realtà di ieri, tornati oggi di drammatica attualità. Perché la guerra non solo non risolve i problemi ma lascia una tragica eredità di sangue. Quell’itinerario lo hanno compiuto giovedì scorso, 10 marzo, ragazze e ragazzi delle scuole medie di Zeri, con le insegnanti Lucia Mancini e Chiara Magnani, grazie all’iniziativa concordata con le sezioni ANPI di Zeri e di Pontremoli e che arriva al termine di un lungo percorso di studio in classe.
Partito dal plesso scolastico di Coloretta, grazie al pulmino messo a disposizione dal Comune di Zeri, il gruppo ha compiuto soste a Patigno, Valditermine, Adelano e in loc. Frandalini; dietro ogni lapide storie di uomini e donne, partigiani e civili, che spesso hanno sacrificato la propria vita per la Libertà, combattendo contro l’occupazione nazifascista.
Giovanni Tognarelli per l’Anpi di Zeri, Caterina Rapetti e Paolo Bissoli per la sezione di Pontremoli hanno coinvolto i giovani delineando le figure di partigiani come “Nino Siligato” (caduto durante il rastrellamento del gennaio 1945), Prospero Castelletto “Baciccia” (morto negli stessi giorni nella zona della cascata della Colombara), Dante Castellucci “Facio” (fucilato ad Adelano da un plotone di esecuzione partigiano al termine di un processo farsa).
E poi la storia della brigata d’assalto “Lunigiana” che aveva sede a Valditermine e quelle dei caduti di Adelano durante il rastrellamento dell’agosto 1944. Infine un sopralluogo in loc. Frandalini (nella foto): qui, su un crinale, il cippo in marmo ricorda il sacrificio dei partigiani arrivati da Vernazza a combattere in terra zerasca e uccisi dalle raffiche della mitragliatrice posizionata sul campanile di Adelano.
Emozionanti le testimonianze di Giovanni Tognarelli, dell’Anpi di Zeri, quattordicenne negli anni della guerra e della Resistenza, sempre al fianco del padre nell’impegno quotidiano di assistenza ai militari alleati che nascondevano in vari luoghi nei paesi di Rossano.