La storia della pasta conquista il 16° Bancarella della Cucina

Il libro di Luca Cesari ottiene 35 preferenze da parte dei librai

La premiazione di Luca Cesari, al centro, vincitore del 16° Bancarella Cucina. Alla presenza, da sinistra, di Giuseppe Benelli, Jacopo Ferri, Italo Landi e Giacomo Bugliani.
La premiazione di Luca Cesari, al centro, vincitore del 16° Bancarella Cucina. Alla presenza, da sinistra, di Giuseppe Benelli, Jacopo Ferri, Italo Landi e Giacomo Bugliani.

“Storia della pasta in dieci piatti” difficilmente ci poteva essere un vincitore più calzante per quello che rappresenta il Bancarella Cucina, giunto quest’anno alla sua sedicesima edizione. Perché l’opera di Luca Cesari parla del simbolo della gastronomia nazionale, ovvero la pasta, ma lo fa andando oltre al semplice ricettario ed approfitta di questa tematica per scandagliare gli usi e costumi del nostro territorio, di come si sono evoluti nel corso dei secoli. A decretare il successo del libro di Cesari (edizione il Saggiatore) sono stati come di consueto i voti dei librai con la lettura delle 55 schede (con ogni scheda che indica tre preferenze) da parte del notaio Sara Rivieri. Alla fine il successo ha sorriso a Cesari che ha ottenuto 35 preferenze, solo cinque in più rispetto alle 30 preferenze ottenute da “Il goloso mangiar sano” (edizioni Gribaud) scritto dalle sorelle Elisabetta e Federica Pennacchioni. A chiudere il podio, con 29 voti, “Cucina milanese contemporanea” (Guido Tommasi Editore) di Cesare Battisti e Gabriele Zanatta. A seguire, con 26 preferenze, “Ottantafame” (Marsilio Cartabianca) di Carlo Spinelli, poi “Dolci senza bilancia” (HarperCollins)) di Sara Brancaccio con 24 voti ed infine, con 21 preferenze, “WILD – Pane selvaggio” (Edizioni Enea) scritto da Martino Beria.

Foto di gruppo con i finalisti del 16° Bancarella della Cucina e gli organizzatori
Foto di gruppo con i finalisti del 16° Bancarella della Cucina e gli organizzatori

A conquistare il giudizio dei librai è stato quindi questo libro che attraverso dieci piatti “storici” di pasta della tradizione italiana guarda al nostro passato da un punto di vista inedito, alla riscoperta delle sorprendenti origini dei nostri piatti più iconici e amati. Lo spoglio delle schede è stato preceduto dal dibattito- tavola rotonda, condotto dal presidente del Premio Cucina, il professor Giuseppe Benelli, che si è intrattenuto in un piacevole confronto con gli scrittori finalisti in una lunga ed appassionata riflessione sul mondo della gastronomia e della cucina. Ma lanciando anche un monito sull’importanza della lettura e come per questo sia fondamentale l’apporto dei librai ed ha, quindi, invitato i finalisti del Bancarella Cucina a costruire “un rapporto stretto con librai che sono il veicolo del rapporto tra un libro e il lettore”. Soddisfatto anche il Presidente della Fondazione Città del Libro, Ignazio Landi “Si chiude oggi la stagione dei premi 2021. Siamo riusciti a realizzare quattro manifestazioni in presenza, con autori importanti, che hanno ricevuto grande gradimento ed anche oggi ne abbiamo avuto una grande dimostrazione. In lizza per il Cucina c’erano sei titoli e soprattutto otto finalisti con personalità molto diverse ed affascinanti. Per noi sono tutti vincitori e da oggi entrano a far parte della grande famiglia del Bancarella”. Presenti alla giornata del Premio il neo Sindaco di Pontremoli Jacopo Ferri, il Consigliere Regionale Giacomo Bugliani e l’Onorevole Cosimo Ferri. (r.s.)