
“Siamo certi che l’unità e la collaborazione di tutte le forze in campo riuscirà a debellare questo nemico comune”. Lo scrive il presidente, p. Mario Magro, e il direttivo del Collegamento nazionale santuari (Cns) in un messaggio ai rettori e agli operatori dei santuari, ai fedeli e ai pellegrini, in relazione all’emergenza sanitaria da Coronavirus.
Nel testo il Cns esprime “vicinanza e sostegno a quanti sono nella malattia”, in particolar modo ai “tanti connazionali del Nord Italia e delle altre regioni, e a quanti si stanno adoperando per combattere il virus: medici, infermieri ed apparati sanitari vari”. Dal Collegamento nazionale santuari l’invito a “infondere coraggio e speranza a tutti coloro che vivono in questo momento nell’angoscia e nel panico” e a “incrementare la preghiera verso Dio in modo personale e comunitario, laddove è possibile, con le giuste precauzioni”. Ricordando l’incoraggiamento dei vescovi a “fare dei luoghi di culto centri di preghiera con l’esposizione del Santissimo Sacramento”, il Cns osserva che “lasciare le porte aperte dei nostri Santuari è segno di fede e di speranza per tutti”.
“Dare l’opportunità ai singoli fedeli di mettersi in preghiera è motivo di fiducia e di affidamento a Dio, e di intercessione alla Vergine Maria e ai nostri Santi protettori, perché ascoltino il nostro grido di aiuto e possano liberarci al più presto per consentire a tutti di riprendere una vita normale e relazionale”. La speranza è che “con il coraggio e la forza di tutti, si possa vincere questa calamità e ritornare a una vita ordinaria, fatta di incontri con il Signore attraverso i Sacramenti e di rapporti relazionali che animano la vita di ciascun cristiano”.
Unitalsi, sospesa la Giornata nazionale
Sospesa la Giornata nazionale dell’Unitalsi “La vita è gioia condividiamola” di sabato 21 e domenica 22 marzo. La decisione in seguito all’emergenza legata al Coronavirus. “Sospendere la Giornata nazionale non vuol dire annullarla, ma riprogrammarla speriamo in tempi brevi – afferma Antonio Diella, presidente nazionale dell’Unitalsi –. Abbiamo ritenuto importante non creare ‘condizioni contrarie’ a quelle che ci vengono indicate dalle autorità governative e sanitarie con l’offerta in piazza e nei luoghi di incontro ‘tipici’ (sagrati delle chiese, oratori, ecc.) delle nostre piantine”.
La decisione per “dare un segno di responsabilità verso il bene comune e tutelare anche e in particolare tutta quella fascia di nostri soci più anziani, ma sempre pronti ad aderire agli impegni associativi, che potrebbero essere più esposti ad una eventuale trasmissione del virus”. La giornata infatti si concretizza nell’offerta di una “piantina” in più di 3.000 piazze e diventa occasione di incontro e di sensibilizzazione sui pellegrinaggi e sui progetti di carità che, da più di 100 anni, l’associazione svolge sull’intero territorio nazionale.
“Nelle nostre sottosezioni – ha aggiunto Cosimo Cilli, responsabile nazionale per la Giornata – sarà possibile concretizzare, fin da ora, modalità di consegna delle piantine che non comportino assembramenti, gazebo e altro, ma che ci consentano localmente di raggiungere, nella massima sicurezza e individualmente, le persone e le famiglie a noi vicine, i nostri sostenitori, i nostri amici, ai quali la piantina potrà essere offerta in attesa di riprogrammare la giornata”.