
La chiesa era gremita di fedeli per onorare il Beato spirato il 20 gennaio 1720. La celebrazione presieduta dal Vescovo Giovanni

In onore del Beato Angelo Paoli la chiesa di Argigliano lunedì scorso era gremita di fedeli e il presbiterio affollato da celebranti con il vescovo Giovanni che, con la sua presenza, ha voluto sottolineare l’importanza della ricorrenza. La Schola Cantorum, con Simone Cattani all’organo, ha accompagnato la celebrazione dandole il tono di solenne rito liturgico.
Il Vescovo era circondato da otto concelebranti in rappresentanza delle parrocchie del circondario, con una rappresentanza da Castelnuovo Garfagnana, con alcuni Padri Carmelitani arrivati dal convento di Pisa, un folto gruppo di rappresentanti dell’ordine dei Templari con autorità civili e militari. I gonfaloni di tutte le parrocchie dell’Unità pastorale dell’Alta Valle Aullela ornavano l’altare con i gonfaloni dei comuni di Casola, Fivizzano, Minucciano oltre a quello del Gruppo Alpini di Casola e della provincia.

Ha porto un primo saluto di accoglienza ai fedeli, al vescovo e al clero presente il parroco dell’Alta Valle Aulella don Massimo Redaelli, che ha rivolto parole di benvenuto alla postulatrice per la canonizzazione del Beato, Giovanna Brizzi per l’evento arrivata direttamente da Roma.
All’omelia mons. Giovanni Santucci ha usato parole semplici e sobrie: nella vita è fondamentale avere un obiettivo da raggiungere e, sull’esempio del Beato Angelo Paoli, l’obiettivo di un cristiano è testimoniare la resurrezione di Cristo e la propria fede attraverso l’attenzione a chi ci cammina a fianco e ha bisogno di un sostegno. Il Beato era un uomo di cultura tanto che era stato chiamato a fare il maestro dei novizi e fino al momento della sua dipartita si è dedicato al suono dell’organo.
Il Vescovo ha invitato i presenti a partecipare al pellegrinaggio a Roma sulle orme del Beato Angelo Paoli, il 17 e 18 aprile, anche in preparazione all’accoglienza solenne nelle Diocesi di Massa Carrara – Pontremoli e di Lucca dell’urna con le sue spoglie nell’ultima settimana di aprile. Ha poi ammonito: “Il pane si moltiplica, spezzandolo! Nella condivisione la vita diventa una festa. Il Padre nostro contiene tutti i termini della nostra fede e se Dio è Padre noi siamo tutti fratelli!”
La celebrazione ha visto la quasi totalità dei presenti partecipare alla Comunione e, al termine, alla distribuzione del pane benedetto, secondo la tradizione offerto dalla famiglia Paoli. Gianpiero Berti, presidente del Comitato, ha rivolto parole di riconoscenza al Vescovo, al clero e a tutti i devoti presenti ricordando alcune persone che hanno fatto la storia del Comitato stesso: Domenico Salvatori, Padre Stefano Possanzini, Alberto Barbarini.
Hanno preso poi la parola i sindaci di Casola, di Fivizzano e di Minucciano e il consigliere regionale Giacomo Bugliani che ha esortato a creare un collegamento sociale tra l’ambito religioso che attraverso i santi porta testimonianza di grandi esempi di coerenza e di fede e l’ambito civile che vede spesso cittadini impegnati, taluni con la vita, a promuovere il bene comune.
La postulatrice Giovanna Brizzi ha spiegato di essere arrivata ad Argigliano e nella nostra diocesi per incontrare le persone devote al Beato, perché non si conoscono le persone, se non se ne conoscono le radici. Infine il parroco, prendendo spunto dall’annuncio che il Santo Padre ha concesso la possibilità di ottenere l’indulgenza plenaria fino al 20 gennaio 2021, ha comunicato che per ottemperare alle norme previste in merito, nei pomeriggi di ogni domenica saranno svolte celebrazioni dedicate.
Corrado Leoni