Bassetti: la sinodalità come modalità di lavoro e governo nella Chiesa

L’intervento del cardinale Bassetti al Consiglio Permanente della CEI

Il card. Gualtiero Bassetti con il direttore dell’Ufficio Nazionale Comunicazioni Sociali della CEI, don Ivan Maffeis.
Il card. Gualtiero Bassetti con il direttore dell’Ufficio Nazionale Comunicazioni Sociali della CEI, don Ivan Maffeis.

“I cristiani sono sinodali, cioè compagni di viaggio, portatori di Dio, di Cristo e dello Spirito”: cita sant’Ignazio di Antiochia il presidente dei vescovi, card. Gualtiero Bassetti, nell’introduzione ai lavori della sessione primaverile del Consiglio Permanente della CEI, dello scorso 1° aprile.
Nel suo intervento, il cardinale ribadisce che la sinodalità, lo stile del ‘camminare insieme’, è al tempo stesso meta e strada delle comunità ecclesiali che sono in Italia, secondo il mandato del Papa al termine del Convegno nazionale di Firenze del 2015: “Cercate di avviare, in modo sinodale, un approfondimento della Evangelii gaudium, per trarre da essa criteri pratici e per attuare le sue disposizioni”.
Il presidente della CEI approfondisce dunque il tema della sinodalità, come regola e stile proprio dei cristiani: “la sinodalità sorge dal basso – dice il cardinale – inizia dall’ascolto, dove ciascuno ha qualcosa da imparare dall’altro, dalla volontà di mettersi in sintonia, di accogliersi reciprocamente”. Un cambio di rotta che richiede l’impegno di tutti, sacerdoti e laici, e che esige spiritualità evangelica, senso di appartenenza ecclesiale, formazione continua e tanta creatività.
“Da soli non possiamo nulla – ricorda il cardinale – da soli non siamo nulla; la nostra forza dipende dall’unità del nostro essere e del nostro agire”. L’arcivescovo di Perugia si riferisce alla circostanza che lo ha visto negli ultimi due anni incontrare numerose Chiese locali, constatando una solitudine diffusa, soprattutto tra i pastori. “Dobbiamo praticare la sinodalità come metodo di vita e di governo delle nostre comunità diocesane, a partire dal coinvolgimento di laici, uomini e donne, nonché dalle modalità con cui portiamo avanti corresponsabilità e processi decisionali”.

La riunione del Consiglio Permanente della Conferenza Episcopale Italiana
La riunione del Consiglio Permanente della Conferenza Episcopale Italiana

Ma la sinodalità rappresenta una risorsa anche per la società civile, andando di fatto “oltre le sacrestie”. È terminato da poche ore il Congresso Wcf di Verona, che ha suscitato forti polemiche, mentre l’appello del presidente della CEI è quello a non dividersi: “Purtroppo, riusciamo a dividerci su tutto, a contrapporre le piazze, persino su un tema prioritario come quello della famiglia, sul quale paghiamo un ritardo tanto incredibile quanto ingiusto. Ma come si fa a dimenticare che, anche negli anni più pesanti della crisi, proprio la famiglia ha assicurato la tenuta sociale del Paese? E oggi non è forse ancora la famiglia a rappresentare per tutti la principale opportunità di riscatto?”.
Bassetti ribadisce la dimensione sociale della famiglia, a scapito di chi la considera come un mero fatto privato, perché “il cuore di ciascuna di esse è l’amore delle persone che la compongono e che, in virtù di questo amore, stringono alleanza davanti agli uomini e – per noi credenti – nel Signore”.
Poi la proposta: “La famiglia è il termometro più sensibile dei cambiamenti sociali: non è un menù da cui scegliere ciò che si vuole; aiutiamoci a mettere a punto un pensiero sulla famiglia per questo tempo. Chi fosse sinceramente disponibile a questo passo ci troverà sempre al suo fianco, forti come siamo di una ricca tradizione di cultura della famiglia”.
Attraverso la “lente” della sinodalità il cardinale Bassetti legge anche il tema dei giovani: “la nostra passione educativa ci deve spingere a far crescere in loro il desiderio di intraprendere, di essere generativi, di tessere reti comunitarie e relazionali”.
L’esortazione apostolica del Papa Christus vivit, pubblicata da lì a poche ore, testimonia l’attenzione della Chiesa, perché il Sinodo dei Giovani trovi attuazione nelle comunità. Infine, la tutela dei minori: il cardinale parla del nuovo assetto normativo di cui si è dotata la Santa Sede “perché la Chiesa sia sempre più casa sicura per i bambini e le persone vulnerabili”.
“Oggi c’è un bisogno enorme di una sinodalità diffusa, in cui il discernimento comunitario si alimenti al soffio dello Spirito Santo, conclude Bassetti. È una straordinaria occasione per riconoscerci Chiesa Popolo di Dio”.

(df)