
Gli azzurri dominano la scena a Larciano, ma sprecano troppe occasioni per il raddoppio e vengono raggiunti a tre minuti dalla fine. Ora la Lampo è a due sole lunghezze. Il Serricciolo strapazza il Tau Calcio, mentre il Don Bosco cade a Ponte a Moriano. Seconda infarcita di derby che portano ben poco di buono, ma solo punti illusori; però, a deludere è il Monti che permette al Cerreto di rimontare. Terza all’osso per il maltempo, con la Palleronese che si fa beffare quando si sperava potesse tornare a crescere.

Dire che sia stata una beffa quella subita dalla Pontremolese a Larciano è senza dubbio un eufemismo perché, davvero, gli azzurri meritavano ben altro che un blando pareggio che, ora, se non complica la situazione, vista l’evidente difficoltà dell’impegno, per lo meno può mandare in affanno dato che la Lampo viaggia ormai a due sole lunghezze, il cui valore, ovviamente, resta tutto da quantificare in tutta serenità. Intanto, non dimentichiamo che un conto è essere in testa e un altro conto è inseguire perché, comunque vada, per lo meno il margine ancora esistente permette di assorbire passi falsi come quello con la Larcianese. Ma, soprattutto, dobbiamo prendere atto che la Pontremolese vista contro la Larcianese è quella che tutti si aspettano, ovvero una squadra determinata, capace di creare gioco qualunque sia il luogo in cui si esprime, forse un po’ troppo sprecona, tanto da buttare al vento un mare di occasioni ghiotte, senza scordare, però, che ci sono anche gli avversari, soprattutto i portieri che spesso sono di un certo livello. Una cosa, comunque, ci resta sul gozzo e sentiamo il dovere di dirla. Per regolamento sono possibili ben cinque sostituzioni. Quello che non si capisce è come mai, specie quando si vince solo uno a zero, il nostro Mister non voglia cominciare la sequela dei cambi negli ultimi dieci minuti di gioco fosse solo per spezzare il ritmo degli avversari e indurli a ricominciare sempre tutto da capo. A nostro avviso la mancata applicazione della suddetta disponibilità ci è già costata finora non meno di sei punti, oltre a mettere in evidenza che forse qualcosa non funziona del tutto nella rosa, nonostante gli ultimi rinforzi, perché altrimenti dovrebbe essere naturale procedere come fanno ogni domenica dalla serie A in giù. Ciò detto, ovvero rimosso il rospo, non possiamo non affermare che quanto Mister Ruvo sta facendo è qualcosa di veramente pregevole sia in termini di qualità che di risultati e non può essere certo un pareggio, per altro ottenuto su un campo notoriamente difficile, a mettere in discussione quanto sta facendo. Da qui, guardare avanti con il dovuto ottimismo è quasi logico, oltre che spontaneo, come dimostrato dal consenso dei tanti tifosi che anche domenica hanno seguito la squadra, a confermare che l’entusiasmo sta crescendo e che aspettarsi qualcosa di particolare è del tutto naturale. Voltiamo pagina, quindi, e avanti tutta, visto che il pallino lo abbiamo ancora in mano noi e ci pare nessuno intenda mollarlo.

Una bella nuova, oltre che inattesa, ci viene dal Serricciolo che, con il piglio giusto, quello stesso che spesso mettiamo in discussione, fa suo in rimonta il difficile confronto col Tau Calcio e si ritrova in vetta in piena solitudine. Evidentemente fare tutto il proprio dovere come successo domenica, dove davvero si è vista una squadra decisa a conquistare i tre punti, contro un avversario che è tra i più attrezzati della categoria, capace anzi di rintuzzare con la dovuta decisione un avvio arrembante, per spegnere ogni velleità con la dovuta determinazione, riesce a pagare come si deve. Certo, era difficile attendersi che il Don Bosco mollasse la presa dopo averla appena conquistata, ma forse se le cose sono andate come sono andate è stato più per demerito degli aullesi che non per merito dei carraresi, ancora incapaci di reggere il ritmo di vertice, sperando che la cosa possa continuare così. Insomma, a 11 turni dalla chiusura, la squadra di Bertacchini ha già incamerato gli stessi punti fatti complessivamente nella scorsa stagione e questo ci induce a credere che forse sarà l’anno buono per raccogliere quello che doveva essere servito da quattro stagioni. Scendendo di livello, purtroppo le dolenti note cominciano a farsi sentire in maniera abbastanza eclatante, anche se in realtà le cose non sono andare poi del tutto male e solo i troppi derby di giornata continuano a complicare non poco la situazione. Così, da una parte FilVilla e Filattierese si sono divise la posta dopo una bella battaglia che sembrava dovesse finire in tutt’altra maniera, mentre il Mulazzo ha fatto suo il confronto con un Monzone sempre più sotto tono ed incapace di ritrovare quella vena che sembrava potesse toglierlo nel breve dalle peste. Il gioco delle parti, si sa, in situazione come queste non può accontentare tutti, quindi bisogna prendere quello che viene ed è perciò dal resto che andiamo a cercare quelle note che spieghino quali prospettive ancora ci avanzino per sperare che la stagione non si trasformi in un disastro. Una bella nota l’hanno offerta senza dubbio l’Atl. Podenzana e la Fivizzanese. La prima per essere uscita indenne dalla trasferta di Corsanico, ovvero dalla tana di una squadra piena di livore dopo la sconfitta di Monti e alla ricerca di pronto riscatto per impedire alla Sporting Pietrasanta di allontanarsi troppo. Una vera prova di carattere che ha permesso ai malaspiniani di restare in corsa fino alla fine quando hanno saputo trovare il gol del pareggio che induce a sperare ancora in un piazzamento importante. La seconda per avere ritrovato la vittoria quando tutti pensavano che la stagione delle vacche magre non dovesse più finire per riportarsi in una zona di maggiore sicurezza, anche se con minime prospettive di crescita. La vera delusione di giornata è venuta dal Monti che, dopo avere compiuto l’impresa che ha portato a ribaltare le sorti del torneo nella zona che conta, va a inciampare in casa del Cerreto, ovvero di una delle cenerentole del torneo, quando tutti si aspettavano la prova di qualità che rivelasse che forse qualcosa nell’aria poteva ancora covare. Ma non è tanto il crollo delle improbabili presunzioni a pesare quanto il fatto che il Cerreto, con i tre punti messi in carniere, si è rifatto sotto alla nostra folta pattuglia di centro classifica ed ora rischia di diventare un cliente scomodo per la lotta per la salvezza, quando già si pensava che non rappresentasse più un problema. Insomma tutto resta in discussione e conferma che se le nostre si vorranno salvare dovranno lottare fino all’ultimo, sperando che anche la Stella Rossa, viste le ultime batoste, entri presto nel lotto delle papabili alla discesa e, quindi, riduca i margini del nostro prevedibile scontento. Quanto alla Terza, come sotto gli occhi di tutti, l’ha fatta da padrone il maltempo che ha permesso la disputa di soli tre incontri su sette e, quindi, ben poco da commentare. Se non che la Palleronese, ovvero una delle freccette ancora nel nostro carniere, ha pensato bene di andarsi a prendere una sonora lezione in casa del Montagna Seravezzina, riducendo quindi le proprie possibilità di entrare nel lotto delle papabili ai play off finali, ultima spiaggia che avanza alla pattuglia provinciale di restare a galla e ridurre al minimo le umiliazioni inflitte dalla pattuglia versiliese che gridano ormai da anni vendetta al cospetto di chiunque. Tanto è e tanto ci avanza, anche se mollare non è certo nella nostra mentalità e siamo sicuri che, alla fine, pur con tanto affanno qualcosa andremo a raccogliere.
Luciano Bertocchi
