Opere giovani si fanno spazio in Pontremoli Barocca

Dal laboratorio di Jacopo Grassi quattro riflessioni sulla violenza di genere

Il laboratorio "Barocco" di Jacopo Grassi al Classico Vescovile di Pontremoli
Il laboratorio “Barocco” di Jacopo Grassi al Classico Vescovile di Pontremoli

Saranno presentati all’interno della nuova e ormai imminente edizione di Pontremoli Barocca il 5 e 6 aprile i lavori realizzati dagli studenti delle classi terza e quarta del Liceo Classico Vescovile “Mons. Mori” della città nell’ambito del progetto speciale sulla violenza di genere proposto per il 2025 da Sigeric con Aurora Domus, Società della Salute e Centro Donna della Lunigiana.

Finanziato all’interno di Futuro Aperto, il programma per gli adolescenti di  Fondazione “Con i Bambini” e Fondazione Carispezia, il percorso è iniziato con la serie di visite guidate formative in cui gli oltre 80 studenti degli Istituti Superiori lunigianesi hanno potuto esaminare le opere e gli affreschi del “Ciclo dei Rapimenti e degli Amori” di Palazzo Dosi Magnavacca, approfonditi poi ancora il 6 marzo al Teatro della Rosa nella conferenza a cura dell’avv. Chiara Guastalli del Centro Donna e del critico d’arte Davide Pugnana.
Il laboratorio "Barocco" di Jacopo Grassi al Classico Vescovile di Pontremoli
Il laboratorio “Barocco” di Jacopo Grassi al Classico Vescovile di Pontremoli

In questo contesto si è inserito il laboratorio visivo “Le donne, gli amori”, a cura del fotografo Jacopo Grassi con Francesca Fontana, entro il quale i dodici giovani partecipanti hanno potuto approfondire topic, tecniche e regole della composizione visiva, proseguire l’analisi delle opere ricercando risonanze nella sensibilità contemporanea, ragionare insomma sul ruolo e sulla potenza delle immagini: sulla rappresentazione della donna nel tempo e nella società.

Il risultato sono quattro collage che verranno allestiti nelle sale di Palazzo Dosi Magnavacca, con testi degli autori: Alice Mazzon, Irene Albertosi, Sofia D’Ambrosio, Lucia Schiavetta, Mauro Arrighi, Viola Zeraschi, Giulia Bola, Giovanni Bocconi, Maria Cellini, Sofia Urso, Costanza Elena Tataru, Matilde Beccarelli.
Tra i temi presentati dai ragazzi una reinterpretazione contemporanea in manifesto del Ratto di Proserpina, la violenza dei rapimenti e il diritto (spesso ancora negato) di parola, la difficile persistenza degli stereotipi e della forma mentis dominante correlate alle più diffuse forme di narrazione ed analisi dei temi di genere e della violenza di genere da parte dei media e infine la vittoria delle donne: una speranza, la lotta, la resistenza, la rinascita.