
Nato a Catanzaro nel 1958, laureato alla Scuola Normale, succede a mons. Benotto

Giovedì 6 febbraio il bollettino della Sala Stampa Vaticana ha comunicato la nomina ad Arcivescovo metropolita di Pisa del Rev. Padre Saverio Cannistrà O.C.D., già Preposito Generale dei Carmelitani Scalzi e finora Vicario parrocchiale di San Pancrazio a Roma.
Questo annuncio ci riempie di gioia e ci porta ad affermare che a breve avremo un nuovo arcivescovo perché la nostra Chiesa locale è “figlia” della provincia ecclesiastica della metropolia pisana.
Mons. Saverio (al secolo Antonio Gennaro) Cannistrà è di origini calabresi, nato a Catanzaro il 3 ottobre 1958. Dopo la Laurea in Lettere moderne con una tesi in Filologia romanza alla Scuola Normale Superiore di Pisa, ha lavorato come redattore in una casa editrice di Torino.
Nel 1985 ha iniziato il cammino nella Provincia Toscana dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi. Il 24 ottobre 1992 è stato ordinato sacerdote a Pisa, nel Convento di San Torpè, dal compianto arcivescovo Alessandro Plotti. Nel Duomo di Pisa l’11 maggio, domenica del Buon Pastore, riceverà l’ordinazione episcopale.
“Cercherò di svolgere questo compito – ha commentato rivolto alla Chiesa pisana il vescovo eletto – così bello e grande nell’unico modo che conosco: pregando, meditando e ascoltando la Parola di Dio, nei tanti modi e forme in cui ogni giorno ci raggiunge. Desidero con tutto il cuore annunziare, celebrare, testimoniare ciò che a mia volta ho ricevuto. So che in questo compito, che supera le capacità di un uomo, non sarò solo”.
L’arcivescovo Giovanni Paolo Benotto, che si prepara a lasciare la guida della Chiesa pisana, ha invece affermato: “ringrazio il Signore per avermi accompagnato sempre con la sua grazia in tutto il mio cammino di vita e nel servizio di prete e di vescovo. Sicuramente avrei potuto fare di più e meglio e per questo chiedo perdono per le mie inadempienze”.
Al nuovo arcivescovo, nell’attesa di conoscerlo e incontralo, va l’augurio di ogni bene nel Signore mentre a mons. Benotto, che diverse volte è stato ospite in Lunigiana – in particolare ricordiamo la sua presenza nel IV centenario del voto alla Madonna del Popolo – va tutto il ringraziamento per l’immagine di pastore che ha saputo incarnare, predicando con costante fedeltà il Vangelo.
Fabio Venturini