Ordinato dal card. Martini nel 1995 ha da poco compiuto 55 anni ed è stato nominato responsabile dell’Apostolato Biblico dell’arcidiocesi milanese
Dal 1° novembre responsabile dello Apostolato Biblico dell’arcidiocesi di Milano, don Davide Bertocchi conosce come il legame tra Lunigiana e fede sia un binomio inscindibile e che vanta pochi eguali. Sacerdote milanese, 55 anni, prossimo a festeggiare i 30 anni di sacerdozio, lo sa bene perché a Pontremoli ha le sue origini paterne.
Il papà Leopoldo (1935-2008) infatti è nato è cresciuto nel paese di Ceretoli, prima di raggiungere Nerviano, in Lombardia, dove costruito la famiglia. “Poldo” ha saputo trasmettere al figlio quel rapporto, schietto e stretto, con la nostra terra.
Don Davide ci ricorda volentieri le tante estati che vi ha trascorso, le amicizie mantenute ancora oggi, le celebrazioni cui ha partecipato da ragazzo prima e da seminarista poi e infine come lui stesso ha “spezzato” la Parola e il Pane con la “sua” gente di Ceretoli e gli amici di Arzengio.
Con un po’ di commozione ci confida come, fino al suo ingresso in Seminario, abbia sempre presenziato alle celebrazioni del triduo pasquale e della S. Pasqua a Ceretoli “scoprendo soltanto dopo quali sarebbero state le peculiari differenze col rito ambrosiano”.
Quella del “nostro” don Davide è una vocazione nata “in oratorio”, centro e punto fondante per le parrocchie milanesi, con l’intendo futuro di dedicarsi lui stesso alla formazione giovanile.
Dopo l’ordinazione sacerdotale per l’imposizione delle mani del compianto card. Carlo Maria Martini il 10 giugno 1995, il principale compito di don Davide è stato proprio dedicarsi ai giovani nelle parrocchie dove ha svolto il ministero, insegnando alle scuole medie e incontrandoli nelle varie realtà educative.
Quindi una “forte” esperienza pastorale nella città metropolitana di Napoli, nella parrocchia di Gesù Buon Pastore a Fuorigrotta, dove ha potuto dedicarsi allo studio (ottenendo una Licenza in Teologia Biblica) nella Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale. In quel periodo ha potuto approfondire lo studio della Sacra Scrittura ma anche toccare con mano una realtà diversa dalla sua.
Al rientro in Lombardia la collaborazione con l’Apostolato Biblico, di cui ora assume la nomina di responsabile continuando a vivere anche la presenza in parrocchia nel quartiere di Gratosoglio (periferia sud di Milano) in una comunità pastorale dove vivono 25.000 persone! In questa veste si trova a collaborare con un’equipe di sacerdoti e laici, seguendo gruppi di pastorale giovanile, di fidanzati ma anche di famiglie ed anziani.
Poter usufruire di una doppia prospettiva di missione, nell’Apostolato Biblico e in una grande comunità pastorale – ci dice don Bertocchi – permette sempre di immaginare percorsi di “nuova evangelizzazione” che sappiano rispondere al cambiamento dei tempi e capire come “annunciare il Vangelo”, facendo fronte ad un netto calo di vocazione sacerdotali.
La curiosità ci porta a domandargli come la diocesi di Sant’Ambrogio si stia preparando all’ormai prossimo Giubileo del 2025. Don Davide ci manifesta che, su proposta dell’arcivescovo mons. Mario Delpini, l’intento è quello di concentrarsi sul tema della pace, una dimensione urgente che, dal punto di vista della Parola di Dio, fa eco ed interpreta le pagine bibliche dove si narra di conflitti bellici.
Una dimensione che vuole portare a farsi “pellegrini di speranza” e di luce in un tempo in cui la guerra “non è nuova” e continua a portare spavento e preoccupazione. La Parola di Dio, anche in quei casi, vuole riscaldare il cuore ed apparire sempre come “bella notizia”, anche quando paradossalmente potrebbe far immaginare il contrario. Fabio Venturini