Accorpamenti scolastici: la Regione ricorre al TAR
Da Firenze la decisione di opporsi ai 14 accorpamenti perchè il dato della popolazione scolastica è superiore alle stime. Quindi, per ora, nessun accorpamento in Lunigiana

Accorpamenti scolastici tutto fermo con la Regione che ha deciso di ricorrere al Tar contro la decisione del Governo di operare 14 accorpamenti scolastici.

La Giunta toscana ha infatti approvato nell’ultima seduta del 23 dicembre il piano regionale del dimensionamento della rete scolastica e dell’offerta formativa per l’anno scolastico 2025/2026 ma ha sospeso i 14 accorpamenti imposti dal Governo in attesa che vengano rivisti i numeri in quanto la stima della popolazione scolastica toscana utilizzata come parametro per la determinazione, risulta inferiore rispetto al dato effettivo comunicato dall’Ufficio Scolastico Regionale della Toscana riferito a novembre 2024 pertanto gli accorpamenti previsti in tale decreto risultano basati su conteggi errati. Sono infatti pervenuti da parte dell’Ufficio Scolastico Regionale della Toscana i dati effettivi e definitivi della popolazione scolastica toscana a novembre 2024 (440.081); tale valore, confermandosi il trend già accertato in sede di organico di diritto ad aprile 2024 (444.756), risulta superiore alla stima della popolazione scolastica utilizzata come parametro per la determinazione del contingente organico di dirigenti scolastici e di direttrici/direttori servizi generali e amministrativi (436.258).

Le dichiarazione di Giani e della Nardini
Il presidente della Regione, Eugenio Giano, assieme all’assessora regionale all’Istruzione, Alessandra Nardini.
Il presidente della Regione, Eugenio Giano, assieme all’assessora regionale all’Istruzione, Alessandra Nardini.

Come spiegano il presidente della Regione Eugenio Giani e l’assessora all’istruzione Alessandra Nardini “Il Ministero dell’Istruzione e del Merito non ha proceduto all’aggiornamento annuale, mantenendo validi i contingenti di organico di dirigenti scolastici e direttrici/direttori dei servizi generali e amministrativi di tutte le Regioni fissato con il decreto interministeriale n. 127 del 30 giugno 2023. Nonostante abbiamo contestato questi numeri, nulla è cambiato e per questo abbiamo deciso di ricorrere al TAR per difendere la scuola pubblica toscana dai tagli del Ministro Valditara e del Governo Meloni”.

Secondo Giani e Nardini “i dati definitivi di novembre 2024 hanno, a nostro avviso, confermato definitivamente che stabilire un numero di accorpamenti pari a 14 avrebbe determinato una ingiustificata riduzione del personale dirigente e non dirigente, una riduzione inoltre non conforme alla popolazione scolastica effettiva toscana”. Tanto che si parla, secondo i numeri realmente a disposizione per quanto la Regione, che si potrebbe passare dalle attuali 14 a soli 6 accorpamenti nell’intera Toscana. Adesso Giani e Nardini confidano “che almeno questa volta il Tar riconosca l’illegittimità del comportamento del Ministero e la necessità di rivedere tutta questa riforma sulla organizzazione della rete scolastica, a cui vogliamo ribadire la nostra contrarietà sia nel merito che nel metodo”.

La situazione in Lunigiana
La nuova struttura scolastica in via Martiri che ospite le classi dell'istituto "Ferrari"
La struttura scolastica in via Martiri che ospite le classi dell’istituto “Ferrari”

Insomma se da un lato la Regione ha provveduto ad approvare i 14 accorpamenti previsti dal decreto interministeriale, dall’altro ha deciso di sospenderne in via cautelativa l’esecuzione per un termine massimo di 12 mesi, mantenendo quindi invariato per l’anno scolastico 2025/2026 il numero di 466 istituzioni scolastiche autonome attualmente presenti in Toscana. Un dato che ha riflessi importanti anche sul nostro territorio come raccontavano nel numero della scorsa settimana.

Infatti avevamo dato resoconto di come il Consiglio provinciale avesse deliberato solo due accorpamenti a Massa e a Carrara, rifiutando di fatto di operare nuove fusioni in Lunigiana, lasciando quindi la decisione finale a Firenze. Il consiglio Provinciale, infatti, nella seduta del 16 dicembre aveva disposto solo la fusione del Comprensivo Massa 6 con il Malaspina e quella del Liceo Scientifico Marconi di Carrara, che si unirà all’Istituto Zaccagna-Galilei, non deliberando sulla fusione del Comprensivo Tifoni di Pontremoli con l’Ic Ferrari di Pontremoli e del Ghandi di Aulla con il “Dante Alighieri”. Ora quindi tutto torna in discussione in attesa della risultanza del ricorso al TAR. (r.s.)