In lui ci ha scelti

Domenica 8 dicembre – Immacolata Concezione della B. V. Maria
(Gen 3,9-15.20; Ef 1,3-6-4.11-12; Lc 1,26-38)

Le letture della festa odierna ci parlano dell’intervento di Dio nella storia degli uomini: un angelo fa una proposta a Maria di Nazaret, Adamo viene interpellato direttamente: Dove sei?, e nella seconda lettura San Paolo ci ha detto che siamo stati scelti prima della creazione del mondo.
1. Adamo, dove sei? La chiamata di Dio si adegua al luogo proprio dell’ascoltatore: Adamo viene chiamato nel giardino di cui era il custode; Maria SS.ma in una casa anonima di un paese sperduto mai nominato nell’Antico Testamento, Zaccaria viene chiamato nel tempio, in cui era sacerdote, Pietro e i collaboratori sulla riva del lago in cui pescavano, Matteo al banco delle imposte dove riscuoteva i tributi.
Ciascuno è chiamato mentre svolge il suo lavoro; chi per trovare la volontà di Dio cambia luogo o occupazione, trascorrerà la vita chiedendosi cosa deve fare, e questa sarà la sua unica occupazione. Alla fine della vita dirà: “Non ho fatto nulla, però mi sono interrogato su cosa dovevo fare”.
2. Rallegrati, piena di grazia. Maria è chiamata per essere la madre dell’unico Salvatore: per questo è piena della gioia e della grazia che il Figlio suo offre a tutti gli uomini. Questa grazia la preserva, fin dal suo concepimento, dall’essere privata della vita divina, come invece accade per ogni uomo che è solidale con Adamo e la sua disobbedienza.
La grazia, ricevuta da Maria per particolare elezione, l’ha resa immacolata e madre del Figlio di Dio e della moltitudine dei suoi fratelli. È stata oggetto di una scelta, di una elezione, di una chiamata, fatta in vista di una missione: piena di grazia perché madre di Dio e madre della Chiesa.
3. Ecco la serva del Signore. Alla voce dell’angelo Maria si mette in ascolto, chiede spiegazioni e poi acconsente alla proposta. Le parole da lei dette nel seguito dei vangeli sono solo un inno di benedizione a Dio nel Magnificat e un invito all’azione rivolto ai discepoli: “Qualsiasi cosa vi dica, fatela” (Gv 2,5). Con il suo esempio Maria è modello per la Chiesa e per coloro che ascoltano la Parola di Dio, perché chi parla semina, chi ascolta raccoglie.
La Parola di Dio è seme che cerca la terra adatta, e allorché sia seminata, possiede in se stessa la forza di crescere e portare frutti sempre più abbondanti delle attese. Dice il diacono Sant’Efrem: “La parola di Dio è un albero di vita che da ogni parte porge frutti benedetti. Colui che ha sete, è lieto di bere, ma non si rattrista perché non riesce a prosciugare la fonte. Quello che hai preso o portato via è cosa tua, ma quello che resta è ancora tua eredità” (Diatessaron 1,18).
Ogni volta che ci accostiamo alla Parola troviamo qualcosa di nuovo; può accadere che una pagina evangelica, tante volte letta, improvvisamente ci faccia comprendere qualcosa di Dio, di noi stessi, del mondo, che fino a quel momento non avevamo capito.

† Alberto