
Terza vittoria consecutiva per gli azzurri che stavolta però, pur soffrendo, battono in piena zona Cesarini il Pietrasanta, già primo della classe. Un successo importante che vale un grosso passo avanti verso i play off. Prima sempre alterna con il Mulazzo che non va oltre il pari a Montecarlo mentre il Serricciolo torna a perdere, Anche la Seconda si allinea al momento non troppo buono nelle categorie ed esalta Monzone e Villafranchese, mentre la Fivizzanese incappa nella prima sconfitta stagionale.

Sarebbe chiedere troppo il voler pretendere che le cose andassero come noi vorremmo e questa volta, lo confessiamo, mentre da una parte esultiamo, dall’altra guardiamo con perplessità alle prospettive future. La gioia più grande, ce l’ha data la Pontremolese che, seppure non troppo a sorpresa, ha fatto suo lo scontro al vertice (sic!) con la capolista Pietrasanta. Non è stata un’impresa facile perché le due formazioni hanno dimostrato il loro valore e la leggera supremazia degli azzurri poteva anche fare accettare un pareggio che sarebbe stato un risultato al momento tollerabile. Quando, però, a mezzo minuto dalla fine del tempo regolamentare è venuto il vantaggio, nessuno, da una parte e dell’altra, ha storto il naso perché poteva succedere sia di qua che di là e la cosa avrebbe confermato quella rotondità della palla che resta l’unico riferimento logico per definire nella sua sostanza il gioco del calcio, specie quando i valori in campo si equivalgono.
Alla fine che contano sono i tre punti che valgono un salto in avanti di tutto interesse perché permettono di guardare con un certo interesse, giunti come siamo ormai quasi a metà campionato, alla possibilità di accedere ai play off alla faccia dei giudici “giulisti” che hanno condannato l’ingenuità “per verba et per facta”. Scusandoci per la citazione non troppo canonica, restiamo alla finestra, guardando al prossimo impegno con quel Taccola che ci precede per la quinta piazza di soli quattro punti ed uno scherzetto potrebbe renderci ancora più speranzosi. Perché prendiamo atto che le tre ultime vittorie non sono certo frutto di un caso ma di quella rimeditazione che auspicavano e che Verdi e C. hanno voluto sperimentare alla lettera, dando quello che era nelle attese di tutti.
Le partite di Prima categoria
Chi invece ci lascia con un po’ troppo amaro in bocca è la mancanza di continuità della Prima categoria che rischia di diventare il motivo dominante delle nostre lamentazioni. Vada per il Mulazzo che esce dal campo del Montecarlo con un punto prezioso, ma non certo sufficiente per parlare di rinascita o di rincorsa ad una posizione di prestigio. Qualcuno dirà che esageriamo, però, nessuno può negare che una squadra con tanti galletti potrebbe tentare qualcosa di più perché restare ai margini dei play out non può certo soddisfare le ambizioni di chi è abituato a guardare gli altri dall’alto in basso. Posizione questa un tempo naturale per il Serricciolo che, da due, tre anni, sta abituandosi ad essere stabile nella fascia bassa della classifica. Belli i tempi in cui recriminavamo sulle insufficienze primaverili degli aullesi. Ora, anche se di misura, dobbiamo accettare una sconfitta immeritata contro un avversario di tutto effetto cui, attributi permettendo, si doveva chiedere qualcosa, non cedere tutto.
Luciano Bertocchi
Seconda Categoria: prima sconfitta per la Fivizzanese, sorridono Monzone e Villafranchese

è la Seconda, però, a mettere in luce le contraddizioni più incredibili. Se da un lato Monzone e Villafranchese stanno tenendo un passo che fa guardare a prospettive di tutto interesse, dall’altro, in primis la Fivizzanese, poi Filattierese e Pontremoli, aprono varchi incolmabili a quel senso di angoscia che prende quando comincia a maturare l’idea che tutto possa andare nel verso sbagliato.
Quanto alle due vincenti niente da eccepire perché sono state vittorie meritate, anche se ottenute con avversari di ben diversa caratura. Pimpante il Monzone che, dopo essere andato sotto, ha tirato fuori le unghie e ha chiuso come doveva per rafforzare quella quinta piazza che al momento forse sta un po’ stretta. Razionale la Villafranchese che, opposta al fanalino Pieve San Paolo, ha gestito l’incontro senza premere più del dovuto, concedendo anzi la soddisfazione nel finale per il gol della bandiera che può diventare una consolazione stuzzicante, anche a chi non sembra avere numeri per sperare più di tanto.
Costernazione invece per la capolista Fivizzanese che si è fatta sormontare nel secondo tempo da una Carrarese Giovani partita alla grande, tornata alla realtà e poi dilagante quando i medicei si erano illusi che i giochi fossero fatti. I dubbi di recente emersi sembrano trovare giustificazione per cui sarà opportuno che la squadra di Duchi adotti nello spogliatoio un adeguato numero di specchi per guardarsi bene e chiedersi se non sia il caso di riflettere senza vivere di riflessi. Poco da dire per Filattierese e Pontremolese addirittura travolte dai rispettivi avversari. Qualcuno dirà che è colpa del momento grigio e del tempo non favorevole, per noi è il caso di guardarsi dentro e chiedersi se le cose stiano andando secondo le possibilità oppure manchi qualcosa di concreto su cui appoggiare la voglia di tornare ad esserci. Su questa strada, non accettabile, si profila solo una stagione di chiara sofferenza per cui, leggere il passato per guardare al futuro diventa non solo un’esigenza ma una ineludibile necessità. (l.b.)
Terza Categoria: rinascita scontata della Gragnolese. Pari tra Monti e Fosdinovo, che conquista il primo punto
Dalla Terza ben poche nuove se non che il Monti è stato tanto generoso da permettere, in casa sua, al Fosdinovo di fare il primo punto di stagione. Una generosità piuttosto pesante perché mette fine alla corsa (almeno per il momento nella speranza di risalite future che appaiono comunque complicate) per le posizioni più importanti, mentre non serve a nulla per i malaspiniani che potevano benissimo rimandare l’appuntamento con lo stacco, senza compromettere il percorso dei cugini. Ma da noi le cose vanno così e poi ci lamentiamo. In grande spolvero invece la Gragnolese che si ritrova dopo la batosta subita dalla capolista Salavetitia (che a sorpresa perde sul campo del Don Bosco Fossosne) e con identico risultato, però a suo favore, nella speranza di potere ripartire, anche se l’avversario ovviamente non fa testo. Niente da fare invece per il Podenzana che conferma la cronica debolezza interna e cede di schianto contro uno Spartak alla ricerca del primato e quindi nella necessità di non guardare in faccia nessuno.