
Quattordici liceali lombardi alla Cisa e a Gravagna da Mauro Zamarioni

Ritrovarsi, più di otto lustri dopo, per trascorrere ancora una volta alcune ore con il proprio insegnante di Liceo. È accaduto sabato scorso, 9 novembre, tra Gravagna e il Passo della Cisa dove si sono dati appuntamento alcuni (ex) studenti che 42 anni fa allo “Studium” di Milano avevano avuto quale docente di Latino e Greco il prof. Mauro Zamarioni. Perché se è vero che gli anni sono passati e a ciascuno di quei giovani di allora la vita ha riservato soddisfazioni, sorprese e realizzazioni personali e familiari, è altrettanto vero che quella presenza quotidiana non è stata dimenticata, anzi è rimasta nell’animo di ciascuno, custodita e pronta a riemergere periodicamente. Al punto che i singoli sono tornati a fare gruppo e a intraprendere il viaggio per incontrare di nuovo il loro professore.
L’incontro al Passo della Cisa

Per l’occasione nel Santuario della Madonna della Guardia al Passo della Cisa, mons. Antonio Costantino Pietrocola ha celebrato la S. Messa ed è stato proprio lui a sottolineare, durante l’omelia, quel legame forte che non si è mai interrotto nonostante lo scorrere del tempo. Forti le emozioni: certo nel prof. Zamarioni, ma anche in quei quattordici alunni, ormai donne e uomini cresciuti e affermati, che continuano a riconoscerlo come esempio e punto di riferimento, culturale ed affettivo. Di quella classe prima del Liceo Classico nel 1982 alcuni, purtroppo, non ci sono più; altri vivono momenti di difficoltà, ma i presenti hanno voluto sottolineare con la loro partecipazione il desiderio di stare vicino a chi ha bisogno di aiuto perché – è stato detto – quel sentimento di comunanza e fratellanza che li univa allora continua ancora. Dopo la celebrazione e le foto di rito nello straordinario scenario del Passo dove, complice una splendida giornata di sole, lo sguardo spaziava dalla cresta del vicino Appennino alla lontana catena alpina, il gruppo si è spostato a Gravagna. Qui, dopo un apprezzato “simposio” organizzato dallo stesso prof. Zamarioni, tutti hanno potuto apprezzare la serata trascorrendo alcune ore accompagnati dal suono di una chitarra e dalle parole delle canzoni che un tempo accompagnavano i pomeriggi o le gite scolastiche in pullman. Al momento della partenza, nella giornata di domenica, unanime il sentimento di gratitudine nei confronti dell’insegnante, arricchito da una forte amicizia e riconoscenza nei confronti di chi ha trasmesso loro valori forti per affrontare il cammino della vita uniti all’immortalità di quella cultura classica che rende un po’ più bello il mondo.
(p. biss.)