
La festa di santa Cecilia in Cattedrale a Massa. Domenica 24 novembre la diocesi ha celebrato la patrona della musica con un concerto di gregoriano

Nel pomeriggio di domenica 24 novembre molti appassionati di musica sacra hanno partecipato al concerto di canto gregoriano tenuto dell’Ensemble More Antiquo, in Cattedrale a Massa.
È stato don Samuele Agnesini, nelle vesti di direttore dell’Ufficio Liturgico e Musica Sacra, ad accogliere i cori e le corali intervenuti alla celebrazione in onore di santa Cecilia, patrona della musica, ed il folto pubblico.
“Questo appuntamento – ha esordito – vuole riconoscere l’impegno e la fatica di coloro che si dedicano al servizio del canto e della musica sacra nelle rispettive comunità”.
La scelta della Commissione Musica Sacra di proporre un concerto di canto gregoriano è stata una consapevole sottolineatura del valore e stimolarne lo studio, per combatterne la scarsa diffusione e pratica dovute, forse, a una “stupida paura di ciò che non si capisce”, ha chiosato don Samuele.
Un ringraziamento particolare è stato rivolto al direttore, il maestro Giorgio Conti per aver accettato “di far vivere alla nostra comunità questa esperienza”. Conti è un gregorianista di fama internazionale con docenze in Svizzera e in Italia, produzioni musicali nelle radiotelevisioni svizzera ed austriaca oltre che consultore vaticano per il Canto Gregoriano e la musica sacra presso la Congregazione per il culto divino e la Disciplina dei Sacramenti dal 2022.

Ha presentato il concerto sottolineando con forza come “l’essenza del canto gregoriano non sia nostalgia per il passato quanto l’espressione più alta di preghiera cantata, l’esaltazione più raffinata della Parola di Dio”.
È bello pensare che a Dio possa piacere che ci si rivolga a Lui con le stesse parole che Lui ci ha insegnato. Attraverso la musica, la preghiera a Lui offerta è sublimata perché il canto gregoriano è sempre stato la voce della liturgia. Non nostalgici, però, bensì consapevoli di avere un tesoro che va mostrato e offerto coniugandolo con la sensibilità del tempo. Modello a cui ispirarsi e magari attingere.
Nel concerto, “More Antiquo”, l’ensemble formato da professionisti specializzati nel repertorio sacro latino delle culture musicali europee con un attività concertistica a livello internazionale, ha dato vita al concerto nel quale si sono alternate parti cantate ed improvvisazioni musicali curate dal maestro Ferruccio Bartoletti.
Quanto sia stata apprezzata l’esecuzione lo ha testimoniato il lunghissimo e calorosissimo applauso che gli spettatori hanno tributato. La Messa seguita al concerto e presieduta da don Agnesini, parroco della Cattedrale, è stata preceduta dalle prove di canto che i vari cori e corali presenti, ospiti privilegiati, hanno svolto sotto la guida del maestro Renato Bruschi. Prima della benedizione finale, presente anche il Vescovo fra’ Mario, don Samuele ha ricordato le opportunità che la Scuola diocesana di Musica Sacra offre a quanti che desiderino affinare le proprie competenze in campo liturgico.
Accanto al corso d’organo, attivo da oltre un ventennio e articolato su più livelli di competenze, si affiancherà il corso di chitarra. Ci sono poi il Corso musicale di base, quello di Formazione al Canto Liturgico, il Seminario di canto gregoriano.
Mons. Vaccari ha ascoltato attentamente e poi sorridendo ha sottolineato: “La Scuola di Musica sacra è un’eccellenza, sono molto contento per il lavoro che vi si svolge e soprattutto per le continue iniziative che la arricchiscono a testimonianza dell’attenzione data al voler rendere sempre più belle e consapevoli le celebrazioni liturgiche”.
La parte conviviale, prevista dal programma, ha avuto luogo nel refettorio del Seminario.
(P. C.)