
Inaugurazione a Massa dell’anno accademico della Scuola diocesana di formazione
Venerdì 29 novembre, alle ore 18,30, inaugurazione ufficiale dell’anno accademico della Scuola diocesana di formazione teologico-pastorale, “San Francesco Fogolla”. Assieme al vescovo Mario, preside della Scuola, ci saranno le vicepresidi Chiara Mariotti e Sandra Borruto, e il vicepreside, Abramo Reniero.
L’appuntamento è nelle “Stanze del Guglielmi” a Massa, dove porteranno il loro contributo Anna Vaccari e Camilla Lupatelli, psicologhe che collaborano presso Minotauro (Milano), la scuola di specializzazione in psicoterapia psicoanalitica dell’adolescente e del giovane adulto.
Il linguaggio “forte” nel mondo giovanile sarà il tema del loro intervento che aiuterà i partecipanti ad elaborare una riflessione sui comportamenti degli adolescenti nel contesto contemporaneo, immersi nel “continente digitale” tra le sollecitazioni dei social network, e nella “società liquida”.
Si partirà dal linguaggio dei giovani per capire cosa c’è dietro, quali sono le esigenze, i bisogni le sfide, i vissuti. Ci sarà un approfondimento sul linguaggio “forte” che tanto infastidisce e scuote il mondo adulto, per capire nel ruolo di educatori come decifrarlo e come supportare i ragazzi e le ragazze nella loro crescita.
“Come Consiglio di Presidenza – ha dichiarato Abramo Reniero – è sembrato che una riflessione sul linguaggio giovanile potesse essere un utile contributo offerto dalla Scuola a quanti operano con i gruppi parrocchiali o, più in generale, sono a contatto con il mondo giovanile. Le relatrici, pur essendo giovani – un motivo in più che ci ha indotto a questa scelta per l’inaugurazione dell’anno accademico – hanno le competenze per affrontare il tema e hanno già operato in contesti giovanili”.
“Abbiamo più volte ribadito nei nostri interventi – continua – l’importanza del servizio offerto dalla SDFTP per la Diocesi in un servizio innanzitutto ad intra, perché la formazione è indispensabile, oggi più che una volta, data la doverosa presa d’atto che la nostra società è ormai distante, talvolta ostile, certo indifferente rispetto alla comunicazione e trasmissione della fede e dei suoi contenuti. E così, la formazione favorisce una fede matura e consapevole e offre gli strumenti culturali, teologici e pastorali per comunicare ai fedeli e a quanti si avvicinano alle nostre comunità parrocchiali. Nessuno può far finta di non vedere – come cattolici certamente ma anche semplicemente come uomini – che siamo oggi di fronte ad una evidente crisi spirituale e valoriale e perciò abbiamo bisogno di individuare, con la lucidità e l’onestà necessaria, gli aspetti critici e le opportunità davanti alle quali ci troviamo. Siamo aperti ai contributi dei nostri studenti e di quanti vorranno collaborare con noi”.