
Domenica 17 novembre. Intervista al direttore di Caritas don Maurizio Manganelli
In occasione dell’8.va Giornata Mondiale dei Poveri, Papa Francesco nel suo messaggio ha voluto ricordarci l’importanza della preghiera e della carità. Il Pontefice ha sottolineato che “Dio ascolta sempre la preghiera del povero, quel grido che muove troppo spesso da guerre e ingiustizie”.
Con queste parole il Papa ci invita a riflettere sul valore della preghiera che trova autenticità nella carità, un incontro e una vicinanza concreta con chi è nel bisogno. Il messaggio è un richiamo potente per tutti noi, specialmente per coloro che operano nel campo della carità.
Questa, infatti, non è solo un atto di generosità materiale, ma un vero e proprio incontro umano che risponde alle necessità spirituali e materiali dei poveri.
Domenica, 17 novembre, alle ore 10, nella basilica di San Pietro, Papa Francesco presiederà la celebrazione eucaristica nella Giornata mondiale dei poveri.
Prima della S. Messa, il Santo Padre benedirà simbolicamente 13 chiavi, che rappresentano i 13 Paesi in cui la Famvin Homeless Alliance (Fha), della Famiglia Vincenziana, costruirà nuove abitazioni per persone disagiate con il Progetto “13 case” per il Giubileo.
Tra questi Paesi – informa il Dicastero per l’Evangelizzazione – c’è anche la Siria, le cui 13 case saranno finanziate direttamente dalla Santa Sede come gesto di carità per l’Anno Santo.
A seguire, in Aula Paolo VI, il Santo Padre pranzerà insieme a 1.300 poveri. Il pranzo, organizzato dal Dicastero per il Servizio della Carità, sarà offerto quest’anno dalla Croce Rossa Italiana e sarà allietato dalla loro Fanfara nazionale.
Al termine del pranzo a ciascuna persona sarà distribuito uno zaino offerto dai Padri Vincenziani (Congregazione della Missione), contenente viveri e prodotti per l’igiene personale.
In occasione di questa importante ricorrenza, abbiamo intervistato don Maurizio Manganelli, direttore della Caritas diocesana di Massa Carrara -Pontremoli, il quale ci ha offerto una visione chiara e ispirante del lavoro di Caritas, sottolineando come la preghiera e la carità siano strumenti fondamentali per rispondere alle necessità .

Considerando il messaggio del Papa per la Giornata Mondiale dei Poveri, come i progetti promossi da Caritas Diocesana rispondono alle necessità spirituali e materiali dei poveri?
“Papa Francesco ci parla della preghiera: Dio ascolta sempre la preghiera del povero, quel grido che muove troppo spesso da guerre e ingiustizie. Nel messaggio della giornata del povero Papa Francesco ci ricorda che la preghiera trova autenticità nella carità, che si fa incontro e vicinanza. Per ogni operatore della carità questa indicazione dà valore ad ogni singolo gesto di attenzione al prossimo, anche il gesto più semplice e apparentemente banale. I progetti della Caritas Diocesana sono pensati per rispondere sia alle necessità materiali che spirituali dei poveri. Ogni centro della carità nei vicariati è un punto di riferimento per chi è in difficoltà. A Pontremoli, ad esempio, stiamo realizzando un nuovo centro che includerà un armadio solidale e altri servizi essenziali. A Carrara, stiamo riorganizzando il centro di Lugnola e, non appena avremo i fondi necessari, procederemo con una ristrutturazione completa. A Massa, il centro di Via Godola è stato riaperto e stiamo cercando volontari per supportare le attività. Inoltre, sempre a Massa, abbiamo avviato l’armadio solidale di Via Cavour”.
In che modo la formazione dei volontari riflette l’invito del Papa a vivere una preghiera che diventi azione concreta? Come vengono preparati per affrontare le sfide attuali?
“La formazione dei volontari è un aspetto fondamentale per la nostra organizzazione. Abbiamo avuto l’opportunità di incontrare tutte le Caritas parrocchiali nei vari vicariati, con l’obiettivo di creare una rete sempre più solida e collaborativa. Questo ci permette di servire al meglio chiunque si trovi in una situazione di bisogno. Per raggiungere questo scopo, abbiamo costituito un’equipe dedicata esclusivamente alla formazione dei volontari. Questa squadra lavora con impegno e dedizione per preparare i volontari ad affrontare le sfide attuali con competenza e professionalità. La formazione non si limita solo agli aspetti tecnici, ma include anche lo sviluppo di capacità relazionali e di ascolto, fondamentali per offrire un supporto efficace e umano”.
In che modo le parrocchie possono contribuire attivamente alla Giornata Mondiale dei Poveri e quali attività sono state proposte per sensibilizzare la comunità parrocchiale e promuovere una maggiore solidarietà?
“Per la giornata invitiamo le parrocchie a raccogliere fondi durante le Sante Messe da destinare alle Caritas parrocchiali. Se qualche parrocchia desidera sostenere un progetto diocesano, può rivolgersi direttamente a me o alla segreteria. Le celebrazioni sono un momento importante per informare e sensibilizzare le comunità sulle attività delle varie Caritas, come l’impegno nelle scuole, i centri vicariali della carità, la casa di accoglienza di via Godola e l’armadio solidale di via Cavour a Massa”.
Elisabetta Guenzi