Disposizioni del Vescovo Fra’ Mario: la Cresima nel primo anno della Scuola Media

Viene anticipata l’età per ricevere il sacramento della Confermazione

Il vescovo Mario con un gruppo di giovani che hanno ricevuto il Sacramento della Confermazione

Il Vescovo Fra’ Mario Vaccari ha emanato nuove disposizioni per quanto riguarda la celebrazione del sacramento della Confermazione, indicando nell’anno di frequentazione della classe prima media l’età comune per ricevere il sacramento. L’indicazione è arrivata il 23 ottobre scorso, al termine del percorso di rinnovamento e formazione dell’iniziazione cristiana iniziato dall’Ufficio diocesano di evengelizzazione e catechesi in collaborazione con l’Ufficio catechiestico nazionale e su richiesta di numerosi sacerdoti.

Il vescovo diocesano Fra’ Mario

“Questa indicazione è un atto dovuto a causa delle tante differenze che non sono mai state uniformate anche, permettete che lo dica, a causa dei parroci – spiega il vicario generale don Marino Navalesi – È il desiderio del Vescovo di dare un punto di svolta per iniziare a camminare insieme. Quello che poi deciderà assieme al Consiglio episcopale, l’Ufficio catechistico diocesano e quello nazionale si farà, ma c’era veramente bisogno di un atto di questo genere”. Un atto, spiega il vicario generale “che non è irrispettoso nei confronti di nessuno perchè chi ha un suo percorso specifico potrà continuare a farlo portando però all’ attenzione della Curia metodo e motivazioni”.
Sulla stessa linea anche don Maurizio Iandolo, vicario per la pastorale: “sono contento di questa decisione del vescovo Mario e sono certo che presto ne vedremo i frutti: è un’ottima scelta pastorale perché all’età di 11 o 12 anni possiamo ancora lavorare molto con i ragazzi e far comprendere e far fare loro esperienza di cosa voglia dire essere cristiani che non vuol dire seguire una dottrina ma avere uno stile di vita impostato su Gesù Cristo”.

Il vicario generale della diocesi, don Marino Navalesi

Suor Sandra Borruto, direttrice dell’Ufficio per la catechesi, sollecita tutti i catechisti ad apprezzare il “segno proveniente dai nostri pastori di voler camminare insieme in unità e invito a collaborare a questo intendo cercando di non creare divisioni e provando ad appianare le difficoltà in forza di una volontà di essere davvero ecclesia”.
Don Alessio Bertocchi, responsabile della pastorale giovanile, pur dichiarandosi favorevole ad anticipare la data della Cresima, all’età preadolescenziale, evidenzia anche qualche perplessità.

Don Alessio Bertocchi

“Quello che mi lascia perplesso e, in realtà, mi preoccupa non poco è il dopo. Io sono fortunato, sono in una parrocchia in centro città con due grandi gruppi post cresima, con animatori, educatori, spazi e volontari per le diverse attività; ma ci sono realtà in cui molte parrocchie non hanno la possibilità di offrire un dopo e il rischio è che si crei un vuoto molto precoce. Credo che sia fondamentale pensare, a livello di diocesi, ad un percorso che pensi esclusivamente a questa fascia d’età, tra gli 11 o 12 anni e i 16, quando iniziano i percorsi della pastorale giovanile”.
“Non è infatti possibile – continua don Alessio – pensare ad una pastorale giovanile così anticipata, sarebbe completamente fuori target, ma d’altro lato questi ragazzini vanno fuori dall’età della catechesi dando così origine a quel vuoto di cui parlavo prima e che temo molto. Sarà compito di tutti dare un corpo una progettualità a questo vuoto, il come rimane una domanda aperta a cui dovremmo trovare una risposta al più presto”.
Il vicario di Aulla don Antony Nnadiy ha presentato le nuove disposizioni ai catechisti dell’Unità pastorale “Questa scelta – racconta – è stata accolta comunque come una cosa molto positiva, dobbiamo solo capire come far proseguire il cammino post cresima e per poi fare una formazione continua che deve durare tutta la vita nella direzione che vuole il Signore per ognuno di noi.”

(S.L.)