Ottobrata mite, ma molto umida

Umido, velato e poco martedì 15 ottobre, finalmente, si è concesso alla vista per qualche breve tratto. Grigiore e umidità hanno avuto la meglio per l’intera settimana, dapprima con piogge abbondanti (martedì 8), poi più deboli e occasionali. Tolte le parziali schiarite apertesi venerdì 11 e sabato 12, il cielo si è mostrato tenacemente chiuso.
I venti meridionali, più tiepidi fino al 9 in quanto di ostro-scirocco, sono divenuti più freschi e di libeccio giovedì 10. Qualche ora di cielo stellato nottetempo ha consentito ai termometri di scendere a 7-8°C al mattino di sabato 12 e facilitato la formazione di banchi di nebbia. Grande assente, ancora, si è rivelato il vento di tramontana, che sarebbe il benvenuto con le sue folate impetuose, fredde e asciutte.
Partendo dal travaglio meteo di martedì 8, è da sottolineare che, almeno a Pontremoli, si è distinto come giorno più piovoso dell’anno fino ad oggi: il pluviometro, infatti, ha raccolto 119,0 mm di acqua superando i 95,6 mm che erano stati misurati il 10 marzo. La lunga fase perturbata, avviatasi domenica 6, si è conclusa il 10 con un totale evento di 177,0 mm. Varie altre stazioni, specie in montagna, ma non solo, hanno registrato cumulati anche maggiori, superiori ai 300 mm.
Fiumi, torrenti e rii si sono ingrossati notevolmente, ma i livelli idrometrici non hanno destato particolare attenzione scendendo, già il 9 e nei giorni successivi, a più contenute e non torbide piene “morbide”.
Altre pioggerelle o pioviggini si sono rinnovate il 13 e 14; con le precipitazioni dei primi tre giorni del mese, ottobre ha già messo ‘in cassa’ 220,5 mm nel giro di 15 giorni: un quantitativo di poco inferiore al totale medio normale mensile, pari a 230 mm (il riferimento è a Pontremoli).
Poiché altri copiosi contributi sono in arrivo, c’è da augurarsi davvero che, a seguire, le correnti settentrionali riescano ad imporsi e a fare una bella pulizia. Se alcuni giorni, con culmine domenica 6, si erano distinti per temperature più basse e un primo sentore di freddo, ecco che la situazione si è ribaltata da capo ed è tornato a dominare, si diceva, un tepore umido sciroccale.
Le temperature massime del 6, il giorno più freddo, rappresentano attualmente il livello termico delle minime, e questo a dispetto del procedere della stagione. Quanto al mancato affacciarsi di un po’ di sereno, l’alta pressione che avrebbe dovuto garantire un ristabilimento delle condizioni atmosferiche, evidentemente, non ha potuto più di quel poco che è stato dato vedere ed è rimasta alla mercé di infiltrazioni di aria umida e debolmente instabile.
D’altro canto, senza una decisa incursione delle fredde e asciutte correnti boreali, si fa poca strada con le estemporanee schiarite e il cielo torna presto a rimettere il broncio anche in assenza di perturbazioni vere e proprie.
In autunno, capita con una certa frequenza: volendo fare il confronto con altri mesi di ottobre, si possono citare il 1993 e il 2004, quando, come quest’anno, la tipica ed elevata piovosità autunnale non vide un’alternanza con brevi intervalli più soleggiati e luminosi, ma fu una sorta di tunnel con rare pause di tempo che, al massimo, si potrebbe definire buono o discreto.

a cura di Maurizio Ratti, Mauro Olivieri e Giovan Battista Mazzoni