
Con tre consiglieri di maggioranza che hanno votato con l’opposizione

Il consiglio comunale di Pontremoli, nel corso dell’ultima seduta, ha approvato la mozione proposta dal gruppo di minoranza “Pontremoli Più” che impegna l’Amministrazione ad inserire la clausola del rispetto del salario minimo di 9 euro all’ora per i contratti stipulati dal Comune. Un modo per garantire, per gli appalti in cui sia coinvolto il Comune, un salario minimo ai lavoratori, qualunque sia la forma contrattuale che leghi questi ultimi alla prestazione di beni o servizi, in modo da evitare escamotage di qualunque genere a loro danno. Il testo, che ha aperto un acceso dibattito nel corso dell’assise, è stato approvato con 7 voti favorevoli contro i sei contrari.

Infatti oltre ai quattro consiglieri di minoranza (Elisabetta Sordi, Matteo Bola, Mario Bassi ed Elena Battaglia) hanno votato a favore anche la vicesindaca, Clara Cavellini che nel suo intervento ha ricordato il suo passato di sindacalista della Cisl e che ha quindi profondamente a cuore la tematica del salario minimo, il presidente del consiglio comunale Michele Lecchini (che ha evidenziato come i lavoratori in subappalto rappresentino spesso la catena debole e troppo spesso rischiano di venire pagati troppo poco e quindi c’è bisogno di una loro maggiore tutela) e l’assessore Gianmarco Corchia. Soddisfatti i consiglieri di minoranza che sottolineano come “per noi si tratta di una battaglia di dignità e di giustizia sociale, perchè viviamo un momento storico in cui, come ci raccontano i dati Istat, anche le persone che lavorano possono avere difficoltà a fare fronte alle spese della vita quotidiana, perchè esistono sacche di lavoro povero che non consentono una vita dignitosa al lavoratore e alla sua famiglia. Per questo, ogni impegno che vada nel senso di restituire salario e indipendenza economica alle persone è da perseguire. E non si tratta di una battaglia ideologica, ma di civiltà. Abbiamo apprezzato molto il fatto che tre Consiglieri della maggioranza abbiano votato a favore, acconsentendo di approvare la mozione, pur con il voto contrario del Sindaco e di altri tre Consiglieri di maggioranza”. (r.s.)