A Parma il cielo in terra per un istante:  è “Correggio500”

Fino al 31 gennaio un itinerario urbano nel centro storico della città ducale alla scoperta degli affreschi realizzati da Antonio Allegri nei primi decenni del XVI secolo

La cupola della chiesa di San Giovanni Evangelista (da Wikipedia)

Cinquecento anni fa, nel 1524, Antonio Allegri, detto il Correggio, completava il grande affresco della prima cupola del Monastero di San Giovanni Evangelista; per celebrare l’anniversario di quell’evento, artisticamente rivoluzionario, Parma propone un itinerario urbano nel cuore del centro storico cittadino alla scoperta di alcune delle opere più emozionanti realizzate dal grande artista emiliano. “Correggio500. Il cielo per un istante in terra” è infatti l’iniziativa culturale che il Comune di Parma ha organizzato proponendo, fino al 31 gennaio, “in 500 passi tutta la bellezza di Correggio”.
L’itinerario alla scoperta di questi capolavori del’inizio del XVI secolo inizia proprio dal Monastero di San Giovanni Evangelista: osservando la cupola ci troviamo di fronte alla grande novità introdotta da Antonio Allegri, quella di affrescare la volta senza la rappresentazione di elementi architettonici e dove la grande scena della seconda venuta di Cristo, così come annunciata da Giovanni nell’Apocalisse, è sostenuta solo da nuvole!
Nel complesso di fondazione benedettina è anche prevista la visita guidata alla scoperta dei chiostri, della biblioteca e di una installazione fotografica nel Refettorio Maggiore; infine visita libera alla chiesa di San Giovanni.
La seconda tappa è alla Camera di San Paolo: qui una installazione multimediale immersiva, grazie alla “realtà aumentata” illustrerà la storia e lo sviluppo del Monastero. Infine il trasferimento in Cattedrale: nei grandi spazi del monumento romanico, il visitatore potrà godere della visione della straordinaria cupola dove Correggio, fra il 1524 e il 1530 circa, ha rappresentato l’Assunzione della Vergine.
Quando alla fine del secondo decennio del Cinquecento il Correggio terminò (1519) di affrescare la Camera della Badessa (o Camera di San Paolo) il successo fu così straordinario che l’abate del Monastero di San Giovanni, il genovese Girolamo Spinola, volle che fosse proprio l’Allegri a dipingere la volta della chiesa appena ultimata.

La cupola della Cattedrale di Parma (da Wikipedia)

L’artista si mise all’opera già nel 1520 e all’inizio del 1524 aveva concluso l’affresco che copriva l’intera superficie della cupola, il tamburo, i quattro pennacchi e le aree più vicine a questi. Al centro della grande volta è la figura di Cristo fluttuante tra schiere di serafini le cui figure sfumano nello sfondo luminoso di un cielo avvolto da una luce quasi accecante: è l’Apocalisse, la manifestazione divina più temuta.
A fare da cornice sono gli Apostoli; undici perché Giovanni è rappresentato, da solo, più in basso, dalla chiesa visibile solo dal coro: sua la visione di questa seconda venuta di Cristo avuta sull’isola di Patmos e che gli ispirò la celebre descrizione “Eccolo venire sulle nubi…” Mentre lavorava a questa creazione artistica al Correggio fu proposto di affrescare anche la cupola della vicina Cattedrale: l’incarico venne formalizzato alla fine del 1522 ma all’opera si dedicò solo nel 1524 non appena ultimata quella di San Giovanni.
Per la cupola del Duomo l’artista scelse il tema dell’Assunzione della Vergine: anche in questo caso non compare nessun elemento architettonico e la scena della salita al cielo avviene all’interno di una grandiosa spirale di nuvole popolate da una moltitudine di figure.

La visita è su prenotazione e ad orari prefissati per gruppi composti al massimo da 25 persone.
L’acquisto del biglietto è possibile sia online (www.ticketlandia.com/m/event/correggio500)
che a Parma nelle biglietterie
presso la Camera di San Paolo (strada Melloni 3)
e l’Ufficio Informazioni Turistiche (strada Garibaldi 18).

(p. biss.)