La “festa della transumanza” nel segno della Memoria

Grande partecipazione a Badignana per il tradizionale appuntamento di incontro tra i comuni di Bagnone e Corniglio, che quest’anno hanno celebrato il ventennale dell’iniziativa

Quest’anno la “Festa della transumanza”, organizzata dai Comuni di Bagnone e di Corniglio, è stata largamente partecipata. L’alpeggio di Badignana, domenica primo Settembre, fin dal mattino, si è riempito di gente. Numerose le comunità di Vico e Treschietto. Due date da ricordare: il 25esimo dell’inaugurazione della “grotta” , su cui spicca la scultura realizzata da Luciano Preti, dedicata all’ultimo pastore bagnonese Ettore Fornesi, nativo di Treschietto, fortemente voluta dai sindaci di allora Piero Pierini (Bagnone) ed Ulisse Ferrari (Corniglio), ed il 20esimo di sodalizio fra i due Comuni. Ettore Fornesi era un uomo umile ed accogliente. Il suo sorriso dava luce alla sua grande generosità. Tutti salivano lassù per gustare ottimo formaggio, ricotta ed abbondante pasta al sugo. Attorno il muggito delle mucche, il belato delle pecore … testimoni della solitudine, dei sacrifici, delle fatiche di Ettore e dei nostri avi che, dalla notte dei tempi, hanno vissuto la transumanza.

Per cui Badignana rimane mosaico prezioso che racchiude storia, cultura, tradizioni… I monti, lo sappiamo, costituiscono barriere. Siamo noi che dobbiamo essere capaci di relazionarci e di rapportarci con chi vive “aldilà” dei confini geografici dando vita a legami amicali, consolidati nel tempo, sull’esempio dei Comuni suddetti che, pur nel cambiamento delle Amministrazioni, mantengono la promessa siglata due decenni fa. Alle 11,30 il parroco di Bosco, don Orlando Ruiz Mesa, accompagnato dal “suo” coro, ha celebrato l’Eucarestia all’ombra del maestoso faggio, sì caro ad Ettore. “L’uomo è giudicato dal Signore, non per le molteplici osservanze esteriori, ma per l’orientamento profondo del cuore, ha detto il celebrante. Siamo in un posto magnifico che rimanda alla bellezza della Creazione. La rivelazione cristiana ci insegna che la natura non è Dio, ma la via per condurci a Lui. L’uomo è chiamato a custodire, con responsabilità, l’ambiente che ci ospita come hanno saputo fare i vostri pastori…”.

Luca Menghini ha letto la “Preghiera degli Alpini” sempre presenti, come pure i “ragazzi” del Soccorso Alpino. I sindaci di Bagnone e di Corniglio, Giovanni Guastalli e Paolo Quagliaroli, unitamente a Daniele Zappoli, Rita Beccari, presidente provinciale “Fratres” – Bagnone, Italo Pizzati, presidente del Comitato “Cibo del Crinale” hanno evidenziato il valore della Memoria da trasmettere ai giovani. Hanno ricordato Ettore ed il compianto sindaco Carletto Marconi aggiungendo che la montagna deve essere valorizzata nel modo giusto, rendendola accessibile, potenziando l’offerta turistico – ricettiva, dando stura a percorsi guidati. Nessuna comunità è piccola, o insignificante, se si lavora per il bene pubblico. Il ricco pranzo, con torta dell’amicizia, è stato offerto dagli amici”parmigiani” deliziando ogni palato. Mentre i canti, accompagnati dalla chitarra di Valerio e dalla voce di Remo, hanno trascinato tutti fra applausi ed “amarcord”. Per una giornata indimenticabile che ha fatto spazio, per le dolci emozioni, anche alla poesia.

Ivana Fornesi