Sinistra: servono unità e idee per un cambiamento profondo

Presentato a Pontremoli il libro di Vannino Chiti “Dare un’anima alla Sinistra”

In tanti sabato pomeriggio, 29 giugno, sono accorsi nelle Stanze del Teatro della Rosa, accogliendo l’invito della locale sezione dell’Anpi e della Lega SPI CGIL Lunigiana per la presentazione del libro di Vannino Chiti “Dare un’anima alla Sinistra. Idee per un cambiamento profondo” (Guerini e Associati, 2023).
Un’occasione dal doppio significato; il primo incontrare una delle menti più lucide del nostro tempo, quel Vannino Chiti (una ventina di libri al suo attivo) che all’inizio degli anni Ottanta era stato giovanissimo sindaco di Pistoia, poi Presidente della Regione Toscana, infine parlamentare, sottosegretario nel Governo Amato e ministro in quello Prodi del 2006.
La seconda motivazione, quella di confrontarsi con le sue idee per far sì che il variegato mondo della Sinistra politica italiana non abbia come destino “quello di essere ininfluente e marginale” bensì quello di “dare risposte chiare” e “proporre programmi capaci di richiarmare i progressisti all’impegno unitario, saper parlare al popolo”.
Solo così, osserva Chiti, “si potrà dare un’anima alla Sinistra, che restituisca fiducia, speranza, passione civile e politica”, ad un mondo civile che si sente sempre più lontano dal “partecipare” e che in misura crescente si tiene lontano dai seggi elettorali.
A dialogare con l’autore erano la consigliera comunale di Pontremoli Elena Battaglia (Sinistra Italiana) e il presidente della Provincia di Massa Carrara, Gianni Lorenzetti (PD). Due punti di vista diversi, i loro, ma dai quali è emersa la necessità urgente di trovare punti comuni di confronto sui grandi temi politici e sulle principali scelte strategiche in tema di governo del territorio.
Molti gli esempi portati, da quello della pista dell’aeroporto di Peretola a quello della gestione dei servizi ai cittadini, in primis acquedotto e smaltimento rifiuti. Scelte che impattano sulla vita quotidiana di tutti.
L’analisi di Vannino Chiti che emerge dal libro, e riproposta sabato a Pontremoli, è quanto mai incisiva; intanto nel ricordare le principali tappe che, grazie all’impegno delle forze di sinistra, tra gli anni Settanta e Ottanta, hanno portato a fondamentali conquiste (su tutte l’istituzione del Servizio Sanitario nazionale e universale).
E ancora nel ribadire l’importanza fondamentale dei principi dell’antifascismo come base della nostra società nazionale e dell’unità messa in discussione dalle riforme costituzionali in approvazione in Parlamento. Poi nel delineare la possibile prospettiva che attente il nostro Paese e non solo.
Prospettive che non appaiono certo positive visto che, a giudizio di Chiti, molti dei risultati acquisiti vengono messi in discussione ogni giorno. L’incapacità della politica di dare risposte alle nuove dimensioni della società italiana, la difficoltà a soddisfare le esigenze di una popolazione sempre più anziana, la crisi di quell’ “ascensore sociale” che aveva permesso a tanti figli delle categorie più povere di accedere agli studi universitari e salire a ruoli di responsabilità.
Ma preoccupazioni che derivano anche da uno scenario internazionale dove la guerra è tornata nel cuore dell’Europa e dove le istituzioni faticano ad avere un ruolo decisivo. Anche per questo è fondamentale che gli Stati si mobilitino per la Pace, a cominciare da quello italiano, che si faccia promotore di iniziative per il “cessate il fuoco” immediato nei principali teatri di guerra. Prima che sia troppo tardi.

(Paolo Bissoli)