Una marcia per tornare a parlare di Pace nel mondo

Si è svolta tra Villafranca e Bagnone organizzata dalla Caritas di Villafranca

Ormai siamo quasi abituati al tema della guerra perchè in televisione molte volte vediamo le immagini delle devastanti guerre che si combattono molto vicine ai nostri confini, come il conflitto israeliano-palestinese oppure la guerra tra Russia e Ucraina che continua da qualche anno, e nei telegiornali possiamo osservare le immagini di territori devastati dalla guerra. Nonostante questo, forse sono troppo poche le volte che ci soffermiamo a riflettere su questi argomenti, forse la nostra società è troppo abituata a vedere la sofferenza nei film e nelle serie tv e queste immagini ci fanno sempre meno impressione. Alcune volte cerchiamo di tranquillizzarci pensando a queste guerre come un qualcosa di molto lontano e che dunque non dovrebbero riguardarci da vicino, ma dobbiamo ricordarci anche della minaccia del nucleare, infatti basta un solo pulsante per devastare chilometri e chilometri di territori. Molte volte in televisione le notizie delle guerre sono coperte da altri eventi, ma non per questo dobbiamo dimenticarci che nel mondo esistono posti dove le persone soffrono e muoiono.

Per non dimenticarci di queste guerre e per riflettere maggiormente su questi temi la Caritas ha organizzato una marcia della pace, che si è tenuta la sera del 14 Giugno, alle ore 20 e 15 l’assemblea si è radunata di fronte alla piazza della resistenza a Villafranca per poi iniziare la fiaccolata alle ore 20 e 30, la marcia è poi proseguita per Via Chiusura e per il Borgo di Filetto per poi procedere in Via Primo Maggio e sulla strada provinciale 28 che ci ha portato sino a Bagnone in piazza Roma dove l’assemblea si è disciolta in silenzio. Durante la marcia sono state lette alcune delle riflessioni proposte da Papa Francesco nelle sue omelie, sono molti i personaggi pubblici che hanno parlato dei conflitti che ci circondano, ma con il passare del tempo hanno parlato sempre di meno di questi argomenti, il papa invece, quasi ogni domenica invita i fedeli a riflettere, e a pensare che in alcune parti del mondo ci sono persone che soffrono a causa delle guerre.

Tra le tante frasi lette durante la marcia ricordiamo questa riflessione di Papa Francesco: “La guerra è un fallimento della politica e dell’umanità, una resa vergognosa, una sconfitta di fronte alle forze del male. Dietro la guerra lotte di potere e interessi economici” Non bisogna illudersi allora “che la guerra possa risolvere i problemi”, “dobbiamo essere critici e vigilanti verso un’ideologia oggi purtroppo dominante, secondo cui il conflitto, la violenza e le fratture fanno parte del funzionamento normale di una società”. Con questa riflessione il Papa ci invita a non abbassare mai la guardia, e scegliere sempre di ripudiare la guerra.

Un caloroso ringraziamento a tutti coloro che hanno partecipato e soprattutto alle associazioni che hanno reso possibile questa marcia: a partire dalla Caritas del vicariato di Villafranca che ha ideato questa iniziativa, e più in particolare al diacono Edamo Barbieri che per primo ha deciso di promuovere questa marcia. Un ringraziamento va poi alla Misericordia di Bagnone, alla Protezione Civile degli Alpini di Bagnone, al gruppo CB di Villafranca e alla Vab per aver seguito il corteo con i loro mezzi e per averlo reso più sicuro dirigendo il traffico. Un grazie va rivolto anche anche ai sacerdoti delle varie parrocchie che hanno partecipato, ai sindaci e ai rappresentanti delle amministrazioni comunali di alcuni paesi e ai presidenti di alcune associazioni che svolgono un ruolo fondamentale nel territorio come ALDI e i donatori di Sangue Fratres. Quando guardiamo queste manifestazioni potremmo chiederci se effettivamente possano cambiare le terribili situazioni dei paesi in guerra. Ovviamente queste marce hanno lo scopo di far riflettere sull’argomento della guerra, questa manifestazione può essere vista come una piccola goccia per cercare di spegnere un grande incendio, tante di queste gocce però, tutte insieme, possono arrivare a spegnere questo terribile fuoco che dilaga in questi anni che è la guerra, infatti questi eventi assieme ad altri dovrebbero portare anche le persone al governo a riflettere su questi argomenti e a cercare di fare qualcosa di concreto.

Giacomo Santini