Pagella di maggio; giugno al via

Dal 28 al 30 maggio, le condizioni atmosferiche erano andate gradualmente peggiorando; dai soli piovaschi del 28 all’instabilità termoconvettiva (temporale pomeridiano) del 29 fino al cielo grigio da mane a sera del 30, distintosi per le pioggerelle intermittenti del pomeriggio e della serata. Un sistema frontale più attivo era atteso la notte e il mattino del 31 a sancire il termine dell’agitata primavera 2024.
Fedele ai pronostici meteo, il fronte freddo irrompeva intorno alle 6 antimeridiane dopo una nottata di piovaschi. Le celle temporalesche scaricavano rovesci di pioggia più copiosi tra la media e l’alta Lunigiana con gli apporti fino a 30-40 mm tra Licciana, Bagnone, Villafranca e Filattiera e visitando più blandamente il resto del territorio.
Il cielo, nel prosieguo della mattinata, si apriva prima delle attese, tuttavia inducendo a sospettare come altamente probabile una ripresa dell’instabilità nelle ore pomeridiane: il che si realizzava puntualmente già all’ora di pranzo con un secondo temporale a zonzo, peraltro spentosi piuttosto rapidamente per lasciare spazio al terzo e più intenso dei fenomeni della giornata conclusiva di maggio.
L’area più bersagliata da quest’ultimo evento si rivelava bizzarramente la stessa già colpita all’alba, con l’aggiunta di una rovinosa grandinata che rivestiva di bianco campi, prati, tetti e strade in una striscia estesa all’incirca da Mocrone a Filetto attraverso il Piano di Malgrate. La stazione di Villafranca-Ghiaione raccoglieva, fra mattina e pomeriggio, ben 69,8 mm di pioggia. L’aria fredda rovesciatasi dai cumulonembi a suon di acquazzoni e chicchi ghiacciati faceva precipitare in loco la temperatura da 20°C a 10°C. La ventilazione da Nord, destatasi per qualche ora fino a sera, sanciva la fase postfrontale.
Il nuovo mese avrebbe avuto la voglia, sulla carta, di far sloggiare la primavera, ma senza la possibilità, al momento, di svolte radicali. L’alba del primo giugno, pertanto, si rivelava freddina oltre che umida con temperature minime scese fino a 6-7°C.
Trascorso indenne da ulteriori precipitazioni il sabato, la domenica non ha potuto reggere lo sforzo di trattenersi e, nelle ore pomeridiane, sono fioriti i cumulonembi temporaleschi al solito ritmo di tuoni, fulmini e acquazzoni, più intensi nelle vallate del Caprio e in quelle immediatamente a NW di Pontremoli (donde il maggiore aumento e intorbidirsi delle acque del Verde). Gli elementi si sono placati nella seconda parte del pomeriggio e anche la processione del Corpus Domini si è potuta svolgere regolarmente.
Del mese di maggio, dal punto di vista termico, va detto che si è chiuso quasi nel segno della normalità con una temperatura media di 15,8°C a Pontremoli, giusto 0,3°C sopra la norma 1991-2020.
La pioggia, d’altro canto, è stata copiosa e pure frequente (12-13 i giorni con apporti maggiori o uguali a 1mm e 17-18 contando anche quelli minori di 1 mm) con totali di 182,6 mm a Pontremoli-Verdeno, 255,8 a Villafranca-Ghiaione (dove i temporali del 31 hanno fatto lievitare in extremis la somma), 213,2 a Gragnola e 159,8 a Massa.
La nuvolosità, piuttosto elevata, ha dato ragione di una eliofania un po’ contenuta e pari a 196 ore contro le circa 220 della norma trentennale.

a cura di Maurizio Ratti, Mauro Olivieri e Giovan Battista Mazzoni