
Le condizioni atmosferiche della settimana trascorsa hanno visto un generale miglioramento rispetto alla frequente instabilità di quelle precedenti. Intanto, la pioggia si è limitata a scendere solo martedì 7 con apporti via via maggiori dal nord al sud della provincia: 10,8 mm a Pontremoli-Verdeno, 15,2 a Villafranca-Ghiaione, 27,4 a Gragnola e 32,8 a Massa.
L’ingresso, dal tardo mattino di mercoledì 8, di un vento di tramontana via via più favonico e caldo è giunto a sgombrare il cielo fino allora affollato di nubi. Le schiarite si sono affermate venerdì 10 e sabato 11, giorni baciati da un sole sfolgorante e risultati, finalmente, classificabili come sereni.
La ventilazione da Nord, attiva notte e dì in montagna, in collina e in quelle località di fondovalle più esposte al flusso aereo proveniente dai sovrastanti valichi appenninici, ha attutito le escursioni termiche fino al 10, per poi ‘liberare’ gli sbalzi fra temperature minime e massime dall’11 in poi al ripristinarsi del regime di brezza.
Nella zona assiale del fondovalle, ben rappresentata dalla stazione di Villafranca-Ghiaione, le calme notturne intervenute e il più marcato effetto foehn, come accade di solito, hanno creato le condizioni di forte divario tra le temperature estreme giornaliere già nella fase di avvezione.
Al culmine di tale fase, sabato 11, l’escursione è stata di 20° tondi a Pontremoli e di quasi 22° a Villafranca. Nei due giorni segnati dal tempo migliore, le poche nubi apparse sono state quelle cirriformi insieme ad altocumuli sparsi, cumulus humilis e mediocris. La ripresa delle correnti meridionali prefrontali si è avvertita lunedì 13, quando lo stato del cielo si è presentato più variegato, come peraltro avvenuto anche martedì 14 quando si è andata instaurando una blanda instabilità, più accesa tuttavia in altre regioni, dove si sono manifestati temporali, localmente forti e grandinigeni.
Giunti alla metà del mese, è da rilevare un sostanziale allinearsi delle temperature e delle precipitazioni ai canoni propri di maggio: ma non sarà il caso di esporsi in alcuna considerazione prima del tempo, ché le carte in tavola fanno presto a mutare andazzo.
Spazio ora ad una significativa ricorrenza. Come accennato la scorsa settimana, si sono compiuti (proprio martedì 14 maggio), trent’anni di osservazioni eliofanometriche condotte a Pontremoli sulla torretta del Seminario Vescovile.
Lo strumento apposito, l’eliofanografo di Campbell-Stokes, inviato dall’Ufficio Centrale di Ecologia Agraria in dotazione all’osservatorio ai primi di maggio del 1994, venne installato il giorno 13 e reso funzionante il 14.
Da allora, ogni giorno, è sempre stata esposta una cartina speciale, di foggia e lunghezza diversa a seconda della stagione, affinché venisse rilevata la durata del soleggiamento (eliofanìa).
La gestione dello strumento, indubbiamente impegnativa necessitando l’intervento di un operatore ogni giorno, è stata resa possibile grazie alla collaborazione di alcuni volontari che, nei periodi di assenza o di malattia del responsabile dell’osservatorio, hanno garantito la continuità dei rilevamenti.
Tuttavia le misure di eliofania con questo tipo di strumento sono cessate quasi ovunque: a breve, purtroppo, verranno interrotte anche a Pontremoli.
a cura di Maurizio Ratti, Mauro Olivieri e Giovan Battista Mazzoni