
Si avvia a conclusione anche il trimestre di primavera, e senza sobbalzi dell’ultima ora in un senso o nell’altro. La stagione ha dispiegato per tutta la sua durata la caratteristica che le è più propria, e cioè la variabilità atmosferica con frequenti puntate di tempo instabile e perturbato.
La piovosità, quindi, è stata elevata, così come l’indice di nuvolosità, conseguenza di uno stato del cielo tipicamente sbilanciato fra ‘misto’ e ‘coperto’ e con poche giornate di bel tempo da mane a sera.
Mossi tutti questi appunti, va dato però atto alla primavera 2024 di essersi impegnata a non rovinare tutti i week-end e i giorni festivi che reca con sé: partita molto male in marzo e fino a Pasqua, si è ripresa con qualche sabato e domenica di aprile, anche fin troppo caldi a metà mese, per poi tornare a rifilare il peggio nel periodo dal 25 aprile al 1° maggio.
Nel prosieguo di questo mese, invece, la stagione si è comportata meglio offrendo tempo stabile e soleggiato due volte il sabato (11e 18) e due volte la domenica (5 e 26). Nell’ultima settimana, venendo alla cronaca più recente, si è protratta una instabilità piuttosto blanda: tolta la già ricordata domenica 26, dal cielo nel complesso poco nuvoloso ad opera di sviluppo di nubi pomeridiane, gli altri giorni hanno visto sfilare, accamparsi e/o formarsi ed evolversi nubi in loco risultando trionfante il cielo in genere coperto dal 21 al 23 e misto il 24, 25 e 27 maggio.
Non si sono abbattuti in zona, diversamente da quanto mostrato dai vari media in altre regioni, temporali e nubifragi dagli effetti devastanti dovuti a troppa pioggia concentrata in poco tempo e/o grandine e venti violenti.
Senza infamia e senza lode, si è trascinato quel tipo di tempo che “non affida punto” e può riservare sorprese da un’ora all’altro o muovendosi di pochi chilometri da un capo all’altro della stessa vallata.
Per l’intero periodo in esame, la ventilazione a regime di brezza ha avuto un valido corroborante nella circolazione generale da SW. Dal 21 al 23, sotto il dominio della cospicua nuvolosità, le precipitazioni sono avvenute anche nottetempo, specialmente sulle Alpi Apuane il 22.
Dal 24 in poi, con l’imporsi di qualche parziale schiarita e una evoluzione della nuvolosità a ciclo più diurno, piovaschi e gocciolate si sono manifestati tra il pomeriggio e la sera, ma sabato 25 anche il mattino.
Piuttosto infido si è rivelato, infatti, il tempo di sabato scorso, perché i temporali – mai giunti all’intensità che hanno avuto in qualche tratto della Riviera di Levante e del Mar Ligure – hanno giocato d’anticipo e sono giunti dal mare da W, attraverso la Val di Vara, interessando blandamente le convalli lunigianesi. Nel pomeriggio, qualche tuono e qualche rovescio in vista non è mancato pure sui crinali appenninici.
Superata, poi, con un tempo decisamente migliore, la domenica 26, ecco riaffacciarsi un tempo più mediocre lunedì 27, che non ha trattenuto effimere gocciolate in orario di pranzo e pomeridiano. Non si è distinto neppure il meteo martedì 28 con il cielo imbronciato che annunciava qualche ‘sgrondata’ di fiasco qua e là. E dalle previsioni potete leggere che non finisce ancora qui.
a cura di Maurizio Ratti, Mauro Olivieri e Giovan Battista Mazzoni