Festa nel comune laziale dove San Francesco inventò la rappresentazione della natività
Aulla e Greccio uniti in nome dell’amicizia. Sabato 13 aprile il sindaco di Aulla Roberto Valettini, Silvia Amorfini e Marco Cargiolli, consiglieri di Pallerone, hanno partecipato alla Festa delle città gemellate, che hanno con Greccio un rapporto privilegiato, espresso in termini di gemellaggio, amicizia, fratellanza. Il Comune laziale di Greccio, è noto per ospitare un santuario fondato da San Francesco e per essere il luogo dove il santo di Assisi realizzò, nel 1223, il primo presepe della storia. La cittadina laziale costituisce un patrimonio della fede e della cultura di tutto il mondo, custodendo la primogenitura di un simbolo dell’aspirazione degli uomini alla fratellanza e alla pace, eliminando ogni differenza dovuta a razza, religione, lingua o altre barriere di carattere ideale, culturale o fisico.
Il Comune di Greccio ha quindi voluto sottoscrivere con l’amministrazione aullese un patto, definito sulla base delle peculiarità culturali, naturalistiche, storiche ed economiche che caratterizzano la nostra comunità. L’amicizia sottoscritta è stata concretizzata sabato, in occasione della Festa delle città che hanno con Greccio un rapporto privilegiato. In tale occasione le delegazioni si sono incontrate e conosciute, hanno scambiato opinioni su alcune proposte di progettualità. In mattinata, dopo i saluti istituzionali, una relazione sulle caratteristiche del presepe di Francesco, poi la presentazione delle delegazioni e l’esperienza curiosa del ‘Pane di Francesco. Nel pomeriggio la firma dei Patti di Gemellaggio, Amicizia, Fratellanza con il nostro comune e anche altri municipi interessati a ufficializzare il proprio rapporto con Greccio e la visita al Santuario, con breve momento di preghiera per la pace.
Il gemellaggio è nato soprattutto grazie al presepe artistico meccanico di Pallerone, uno dei fiori all’occhiello del Comune di Aulla. E’ uno dei più antichi presepi meccanici della Provincia di Massa Carrara. Nacque, nel 1935, grazie all’idea di Silvio Marino Baldassini, che lo allestì con materiali di scarto: ruote di bicicletta, corde, un motore ricavato da un ventilatore, qualche ingranaggio. Fu rinnovato nel 1968 ed è attivo, nell’attuale versione, dal 1995. Il presepe artistico meccanico di Pallerone è attualmente curato e manutenuto da un comitato di volontari che intendono così mantenere, anche per il futuro, una importante realizzazione che ha reso famosa Pallerone ben oltre i confini della nostra provincia. “Durante la visita – commenta il primo cittadino – abbiamo partecipato alla toccante cerimonia dell’accensione della luce, alla realizzazione del lievito, al dono del pane benedetto e quindi a una simbologia densa di significati, nell’ottica e nella tradizione della pace e della fratellanza. Una bella esperienza cui cercare di improntare la vita quotidiana, l’impegno personale nel proprio lavoro, nella politica, nell’amministrazione, nello sport, insomma nel nostro vivere”