La sospensione dell’Ufficio di Padrino e Madrina

Operativa dal 7 gennaio: durerà tre anni. La comunicazione del Vescovo a sacerdoti e diaconi

(Foto Vatican Media / SIR)

Lo scorso 3 dicembre è stato promulgato il decreto vescovile con il quale viene sospeso “ad experimentum”, per tre anni, l’ufficio del Padrino e della Madrina nel Battesimo nei bambini, nella Confermazione degli adolescenti e degli adulti, nonché nei riti dell’Iniziazione cristiana di questi ultimi.
Una scelta che è stata annunciata nella Prima Domenica di Avvento, ma è diventata operativa dal 7 gennaio 2024, motivo per cui l’Ufficio Liturgico e l’Ufficio Evangelizzazione e Catechesi hanno rivolto una comunicazione ai sacerdoti, ai diaconi e agli operatori della liturgia e della catechesi per condividere alcune riflessioni in questo importante passaggio che riguarda la vita dei nostri bambini, ragazzi e adulti delle parrocchie.
La prima indicazione riprende i contenuti del decreto di sospensione, dove il Vescovo ha rilevato come “spesso i legami affettivi o di convivenza sociale prendono il sopravvento nella scelta delle persone chiamate a svolgere il compito di Padrino e Madrina, riducendone la portata educativa di accompagnamento nel cammino della vita cristiana e relegando questa istituzione alla semplice presenza liturgica”.

(Foto Vatican Media/SIR)

La seconda riflessione sottolinea come ci si trovi poi di fronte a una sospensione temporanea, in vista di un efficace riqualificazione del ruolo del Padrino e della Madrina, in un’epoca come la nostra di rapidi cambiamenti, che porterà ad un percorso di studio e discernimento, anche in dialogo con il Consiglio Presbiterale.
Per questo viene annunciata la costituzione di una commissione di studio, dove i due Uffici diocesani avranno la funzione di guida e coordinamento, dove l’apporto di tutti gli “attori” coinvolti diventa importante, per verificare le strategie più adatte per una eventuale reintegrazione dell’Ufficio in questione.
L’invito inoltre che viene rivolto alle parrocchie è quello di “costituire equipe di preparazione al Battesimo dei bambini come degli adulti, che si occupino sia della necessaria formazione in vista della Celebrazione dei Sacramenti, ma che contestualmente diventino punto di riferimento per le famiglie dei Bambini che vengono Battezzati e ancora di più dei neofiti che hanno ricevuto i Sacramenti dell’Iniziazione cristiana in età adulta”.
In questo senso anche la nascita dei gruppi 0-6 anni possono suscitare relazioni significative tra le famiglie per sostenere i genitori “nel loro affascinante quanto impegnativo compito educativo e così rendere davvero la comunità cristiana il luogo dove le giovani famiglie sperimentino vicinanza, accoglienza, sostegno, fraternità ed amicizia così da testimoniare il volto della Chiesa Madre”.
Siamo tutti in cammino e invitati a dare il proprio contributo, in quel percorso definito da papa Benedetto XVI nel 2008, conosciuto come “emergenza educativa”.

Davide Finelli