La festa di Sant’Antonio Abate negli ospedali di Pontremoli e Fivizzano

Il Vescovo fra’ Mario a Pontremoli: rivestiamoci dell’armatura di Dio che simboleggia una scelta di vita forte e radicale

I fedeli di Pontremoli e del territorio lunigianese hanno da sempre un rapporto di particolare venerazione per Sant’Antonio Abate che celebrano come patrono degli ospedali di Pontremoli e Fivizzano e nella cui ricorrenza, un tempo, avveniva la benedizione delle stalle, in quanto il santo egiziano è da sempre il protettore degli animali.
Nel pomeriggio di mercoledì 17 gennaio molte persone, tra cui le autorità civili del territorio e il personale sanitario, si sono ritrovate nella Cappela dello Ospedale di Pontremoli per partecipare alla S. Messa presieduta dal nostro vescovo diocesano, mons. Mario Vaccari. L’occasione ha fatto sì che il vescovo Mario, per la prima volta da quando è nostro pastore in terra apuana, si trovasse a celebrare nel nosocomio cittadino.
Con lui ha concelebrato l’Eucaristia il can. Sergio Simoncelli (cappellano e responsabile della pastorale sanitaria del nostro ospedale) unitamente a don Graziano Galeotti e don Giovanni Perini, coparroci di Pontremoli, mentre la celebrazione è stata animata con solennità dal coro parrocchiale di Bassone.
Nell’omelia il vescovo Mario ha incentrato la sua riflessione sulla figura di Sant’Antonio Abate (che fu uno dei fondatori del monachesimo cristiano) e ha invitato i presenti a riscoprire la centralità del Vangelo nella nostra vita facendoci, se necessario, “eremiti” da tutto ciò che ci porta a vivere lontano dal bene, come lo stesso Sant’ Antonio che si ritirò nel deserto a pregare per poter combattere le eresie del suo tempo.
Inoltre, sull’esempio della lettura dell’apostolo Paolo, mons. Vaccari ha chiesto a tutti di rivestirsi “dell’armatura di Dio” che simboleggia una scelta di vita forte e radicale portandoci ad esprimere i sentimenti della nostra fede attraverso un’autentica vocazione cristiana.

Il patrono San’Antonio Abate è stato celebrato con solennità anche a Fivizzano nella cappella dell’Ospedale. A presiedere la celebrazione è stato don Marino Navalesi, vicario generale della diocesi, assieme a don Bernardo Marovelli e ad altri parroci del territorio.  Presente il sindaco, Gianluigi Giannetti, e altre autorità civili e militari.

Al termine della celebrazione don Sergio ha rivolto parole di ringraziamento a tutti i presenti, soprattutto al personale medico ed infermieristico che, con umanità e gentilezza, si prende cura ogni giorno di tante persone ammalate.
Infine, come da tradizione, sono stati consegnati due omaggi: al dott. Maurizio Muri (che nell’ultimo anno ha raggiunto il traguardo della pensione) e a Ivano Ricciotti, il marito della dipendente Silvana Ghelfi, che di recente ha lasciato improvvisamente questa vita. La festa è poi proseguita con un rinfresco allestito nei locali dell’ospedale.

Fabio Venturini