Il messaggio dei vescovi italiani per la Giornata per la Vita: “La forza della vita ci sorprende”

Il 4 febbraio si celebra la 46.ma Giornata Nazionale per la Vita sul tema “La forza della vita ci sorprende. ‘Quale vantaggio c’è che l’uomo guadagni il mondo intero e perda la sua vita?’ (Mc 8,36)”.
Come di consueto i vescovi italiani non hanno fatto mancare il loro messaggio; secondi i pastori, sono tante nel contesto sociale contemporaneo le “vite negate”: quella del nemico, quella del migrante, la vita dei lavoratori, quella delle donne, la vita dei bambini (nati e non nati).

Le iniziative in Diocesi

L’Ufficio diocesano per la Pastorale della Famiglia e il Centro di Aiuto alla Vita in occasione della 46.ma Giornata per la Vita propongono le seguenti celebrazioni e iniziative:
– venerdì 2 febbraio, alle ore 20,45, Veglia di Preghiera ad Aulla, nella chiesa di San Caprasio;
– venerdì 9 febbraio, alle ore 17, a Carrara (Centro Giovanile), dialogo con Maria Casini, presidente nazionale CAV;
– venerdì 16 febbraio, alle ore 21, a Massa (Museo Guidi, via Alberica 26) Cori in Concerto.

“La vita, ogni vita, se la guardiamo con occhi limpidi e sinceri, si rivela un dono prezioso e possiede una stupefacente capacità di resilienza per fronteggiare limiti e problemi”. La Giornata per la vita rappresenta allora una opportunità, in quanto permette di lanciare “un forte appello all’impossibilità morale e razionale di negare il valore della vita, ogni vita”.
Rispetto all’esistenza umana, “non ne siamo padroni né possiamo mai diventarlo; non è ragionevole e non è giusto, in nessuna occasione e con nessuna motivazione”. Il rispetto della vita allora non va ridotto a una questione confessionale o religiosa, in quanto una civiltà che si dichiara umana “esige che si guardi ad ogni vita con rispetto e la si accolga con l’impegno a farla fiorire in tutte le sue potenzialità, intervenendo con opportuni sostegni per rimuovere ostacoli economici o sociali”.
Per coloro che riconoscono nel mistero della vita un dono del Creatore, “la sua difesa e la sua promozione, in ogni circostanza, sono un inderogabile impegno di fede e di amore”.
Ecco allora, fanno notare i vescovi, che la Giornata assume una portata ecumenica e interreligiosa, richiamando i fedeli di ogni religione a servire Dio “attraverso la custodia e la valorizzazione delle tante vite fragili che ci sono consegnate, testimoniando al mondo che ognuna di esse è un dono, degno di essere accolto e capace di offrire a propria volta grandi ricchezze di umanità e spiritualità a un mondo che ne ha sempre maggiore bisogno”.