Scuola: quattro accorpamenti in Provincia: due in Lunigiana e due in Costa

La Corte Costituzionale ha rigettato il ricordo della Toscana contro nuovi accorpamenti. Rimane aperto il grave problema delle dirigenze in reggenza. In Lunigiana previsto un unico comprensivo per Pontremoli, Zeri e Filattiera l’altro accomparpamento è tra Fivizzano e Fosdinovo

L'istituto Tifoni

Alla fine la Toscana ha dovuto cedere. La decisione della giunta regionale di non procedere a nessun accorpamento delle istituzioni scolastiche in Toscana fino a tutto l’anno scolastico 2024-2025 si è scontrata con la sentenza della Corte Costituzionale, a cui Firenze ha ricorso assieme alla Regione Puglia, che ha sancito, a proposito del piano di riduzione delle istituzioni scolastiche volute dal Ministro Valditara che, tra competenza regionale e ministeriale in tema di istruzione, siano prevalenti i poteri statali quando si discute di organizzazione amministrativa. Una sentenza, quella emessa dalla Consulta il 23 novembre, che ha obbligato anche la Toscana a procedere in fretta a ridisegnare la nuova geografia amministrativa delle scuole in vista dell’anno scolastico 2024-2025.

La facciata dell'istituto comprensivo "Tifoni" in via IV Novembre a Pontremoli
La facciata dell’istituto comprensivo “Tifoni” in via IV Novembre a Pontremoli

La Provincia di Massa Carrara contribuirà alla cura dimagrante con l’accorpamento di 5 istituzioni scolastiche a partire dal prossimo settembre, in attesa di nuovi tagli previsti dal piano triennale di Valditara. “Dopo aver detto che siamo contrari alla pena di morte oggi ci costringono a fare il boia” è stato il commento a caldo del presidente della Provincia di Massa-Carrara, Gianni Lorenzetti, illustrando la delibera di giunta al Consiglio Provinciale che ha votato il nuovo dimensionamento lo scorso 15 dicembre, dopo il percorso concertativo con sindaci e dirigenti scolastici delle due conferenze di zona (Lunigiana e Costa). Sotto la mannaia degli accorpamenti – che curiosamente hanno ottenuto il voto contrario in consiglio del gruppo della destra, che a rigor di logica avrebbe dovuto sostenere la riforma voluta dal loro governo – sono finite cinque scuole al di sotto dei parametri regionali che prevedono almeno 400 o 600 iscritti a seconda che la scuola si trovi in un comune montano oppure no. Si tratta degli istituti comprensivi “Bonomi” di Fosdinovo (247 studenti), “Tifoni” di Pontremoli (375), Massa 6 (581) e “Malaspina” (594), entrambi di Massa e del Liceo scientifico Marconi di Carrara (540).

Il nuovo edificio scolastico "Ferrari" di via Martiri
Il nuovo edificio scolastico “Ferrari” di via Martiri

Nel dettaglio, per quanto riguarda la Lunigiana, il Bonomi di Fosdinovo, risparmiato dall’accorpamento dalle deroghe del periodo pandemico, verrà accorpato all’istituto comprensivo Moratti di Fivizzano, come era già nell’aria dallo scorso anno. La nuova istituzione si chiamerà Istituto Comprensivo Moratti-Bonomi e avrà sede direttiva a Fivizzano. Scartata quindi l’ipotesi della fusione con la più vicina “Buonarrroti” di Marina di Carrara, giudicata incoerente per l’appartenenza di Fosdinovo all’area lunigianese. L’altra importante novità in Lunigiana riguarda essenzialmente Pontremoli, dove permanevano due comprensivi: il “Tifoni”, che comprende l’infanzia, la scuola primaria e i plessi di Zeri, e il “Ferrari”, che comprende la scuola media e i plessi di Mulazzo e Filattiera. Il nuovo istituto, che si chiamerà “Ferrari-Tifoni” con sede direttiva presso il Ferrari, riunirà quindi sotto un’unica dirigenza le scuole dello stesso comune, come avviene per tutti gli altri comuni lunigianesi ad eccezione di Podenzana. È stata dunque evitata la fusione tra le due scuole secondarie di secondo grado della Lunigiana, il polo liceale “Da Vinci” e quello tecnico-professionale “Pacinotti-Belmesseri”, ipotizzata sulla stampa locale da alcune sigle sindacali all’indomani della sentenza della Corte Costituzionale. In area costiera il “Malaspina” di Massa sarà accorpato al comprensivo “Massa 6”, mentre il Liceo scientifico Marconi di Carrara sarà accorpato all’istituto tecnico “Zaccagna-Galilei”, che già ospita il liceo scientifico dal 2015, quando la sede del Marconi fu dichiarata inagibile. Nessun plesso verrà chiuso, continua a ripetere il Ministro, ma la mappa delle scuole provinciali delineata complicherà ancora di più la gestione didattica di scuole con molti plessi; la centralizzazione delle segreterie determinerà ulteriori disagi alle famiglie e le tabelle ministeriali dei contingenti configurano anche una riduzione del personale ATA a disposizione delle scuole. Ad aggravare il quadro anche il problema della carenza di dirigenti scolastici, determinata dai risparmi ministeriali: attualmente tutti gli istituti comprensivi della Lunigiana sono retti da un dirigente reggente, cioè già titolare di altra scuola. La prospettiva di assegnare ad ogni scuola della Lunigiana un dirigente titolare sembra tuttavia molto utopica: sulla scuola, in Italia, si deve risparmiare.

(Davide Tondani)