
Domenica scorsa l’anziano sacerdote, con il Vescovo, ha ricevuto il saluto dei parrocchiani. Nella pieve di Vignola la S. Messa di ringraziamento per i 16 anni di ministero nelle diverse comunità del territorio pontremolese
Nel primo pomeriggio di domenica scorsa, 3 dicembre, tante persone si sono raccolte in preghiera nella millenaria Pieve di Vignola per salutare e ringraziare don Sergio Simoncelli partecipando alla S. Messa presieduta dal Vescovo Mario Vaccari, affiancato da numerosi sacerdoti del vicariato di Pontremoli, e resa più solenne grazie al coro parrocchiale di Bassone (che per l’occasione ha visto anche la presenza di cantori provenienti dalle altre comunità).
Le comunità hanno così voluto ringraziare don Sergio nel momento in cui ha ufficialmente concluso il suo ministero nelle parrocchie pontremolesi di Bassone, Casa Corvi, Dozzano – Cavezzana Gordana, Mignegno e Vignola che sono ora entrate a far parte della già costituita Unità Pastorale “Città di Pontremoli”.
Un provvedimento necessario dopo la rinuncia, per motivi anagrafici e di salute, del parroco.
La liturgia del giorno, prima domenica di Avvento e inizio del nuovo anno liturgico, ha permesso al Vescovo Mario di riflette sul significato autentico del “vegliare” cristiano nell’attesa del Santo Natale e del ritorno glorioso del Signore.
Al termine della celebrazione, prima di un momento di fraternità conviviale, ha preso la parola don Sergio che, visibilmente commosso, ha ringraziato il Signore per quest’esperienza di sedici anni al servizio delle parrocchie, durante i quali ha avuto modo di conoscere singolarmente le persone e le tradizioni ed ha espresso il desiderio di poter continuare con tutte le sue forze ad amare la Chiesa.
Tutti noi che conosciamo don Sergio, il suo carattere e la sua bontà d’animo, sappiamo bene quanto sia stato fondamentale nel suo cammino sacerdotale il poter essere parroco, senza mai dimenticare di essere un autentico pastore in mezzo “al gregge” affidatogli e uno stimato confessore, ruolo che ha svolto in particolare negli ultimi anni da quando è stato nominato Canonico del Capitolo della Cattedrale di Pontremoli e ha scelto di svolgere la mansione di Penitenziere.
Ma sappiamo anche quanto il suo spirito di abnegazione lo abbia portato a dedicarsi alla pastorale degli anziani e degli ammalati, visitando senza sosta gli anziani delle sue parrocchie e gli ammalati dell’ospedale cittadino (di cui continuerà a prendersi cura svolgendo il ruolo di cappellano) facendo sentire la presenza del Signore anche nei momenti più delicati nella vita delle persone.
Originario di Serravalle di Filattiera, don Sergio è stato ordinato sacerdote dal vescovo Giuseppe Fenocchio l’11 giugno 1960. Certamente da allora sono cambiate tante cose così come tante sono state le parrocchie in cui ha svolto il suo ministero come parroco.
Giovane sacerdote risalì tutta la valle del Taverone per diventare parroco di Camporaghena, quindi fu inviato nel parmense a Gotra di Albareto.
Poi il ritorno in Lunigiana dove ha servito molte parrocchie nei comuni di Villafranca L., Bagnone, Filattiera e infine Pontremoli affiancando a questo l’insegnamento di religione in vari istituti locali e lo stimato servizio come Cancelliere della Curia Vescovile di Massa.
Quello però che lo ha sempre contraddistinto è stato l’amore per la liturgia e la preghiera (non di rado lo si incontra mentre recita il Rosario), il voler testimoniare il Concilio Vaticano II e la cura che ha sempre riservato alla predicazione perché la parola del Signore potesse giungere a tutte le persone.
Questi tratti particolari dell’essere prete “autentico” e vero di don Sergio lo hanno portato a non fare mancare neppure una volta la sua costante presenza domenicale in ogni comunità e ad organizzare le varie feste patronali con tanta diligenza e buona volontà affrontando non di rado (soprattutto negli ultimi tempi) un pochino di fatica per presenziare a tutte le processioni.
Ora che gli anni iniziano a farsi sentire ed è giunto il momento del meritato riposo, a ricordo del suo servizio parrocchiale e delle relazioni personali instaurate, gli sono stati consegnati un quadro con raffigurate le immagini dei santi patroni delle ultime parrocchie servite e una pergamena che esprime a don Sergio i ringraziamenti per la sua disponibilità, gentilezza e fervore, augurandogli salute e serenità di vita.
Fabio Venturini