
“Pontremoli, la storia passa anche da qui” era il titolo di un libro che Fabrizio Rosi aveva dato alle stampe qualche anno fa. Un impegno per dimostrare come gli avvenimenti importanti che segnano la storia, si incrociano necessariamente anche con le storie della quotidianità e delle piccole realtà.
E questa sensibilità ed attenzione Rosi l’ha trasferita anche in questa nuova avventura editoriale “Tanghi di parole” che ha visto, al momento, l’uscita di sei piccoli libretti che raccontano piccoli spaccati di vita, riflessioni e analisi della realtà.
Ma anche poesie e racconti come “10… per brevità” in cui sono stati raccolti dieci piccoli racconti di Rosi che spaziano tra amore, morte, incontri e mancati appuntamenti. Si muove tra analisi della società ma soprattutto sul piano dell’ironia “I cretini mi creano depressione” che come dice l’autore è un piccolo manuale per individuare con lucidità la collocazione dei cretini “per stabilirne la distanza che dovrebbe garantirci l’incolumità”.
“New York, il museo della solitudine” è un reportage fotografico che Rosi ha realizzato dopo aver visitato per una settimana la “Grande Mela”, provando a coglierne gli aspetti essenziali rivelando, in modo per certi versi drammatico, le contraddizioni della grande città americana.
Si tratta di alcune foto riguardanti dei senzatetto, o comunque persone che rivelano nella loro modalità di stare sulla strada, sdraiati, seduti, appoggiati alle vetrine di negozi di lusso, avvolti in stracci o in cartoni, la loro misera condizione di chi non ha nulla. “Confinati in una sorta di esposizione perenne che si snoda lungo le vie di New York – scrive Rosi nell’introduzione – sembrano statue di un museo a cielo aperto, che abbiamo chiamato Museo della solitudine”.
Gli altri tre libretti sono tutti legati alla figura di don Adriano Filippi, che Rosi ha voluto ricordare nel ventennale della sua scomparsa. Come “Don Adriano e L’Altra Pontremoli” che racconta la storia del gruppo di folk revival del quale Adriano faceva parte, assieme allo stesso Rosi, al nostro direttore Antonio Ricci, a Leonello “Nene” Romiti, e del quale Rosi parla a Radio 2 con il cantautore milanese Nanni Svampa.
“Per don Adriano Filippi” mette insieme alcuni articoli realizzati da Rosi per il nostro settimanale a ricordo del sacerdote, ed inoltre anche gli interventi che Rosi ha effettuato a Ragnaia per la giornata di ascolto e di festa per tutti i missionari della diocesi e a Riccò di Tresana in occasione della cerimonia di intitolazione della piazza a don Adriano.
All’interno del libretto c’è inoltre anche un articolo dello stesso don Adriano, ne Il Corriere Apuano del 1971, “Chiesa Apuana, c’è uno che ti cerca”.
L’ultimo libretto “Dall’Africa” è la trascrizione dell’audiocassetta del giugno 2000, in cui Don Adriano dà conto dei progetti realizzati nella sua missione nella Repubblica Centrafricana, e di ciò che intende realizzare.
Parole in cui riecheggia l’Africa con le sue bellezze, le sue contraddizioni, le sue difficoltà, le sue ricchezze, le sue povertà.
Ed ora Rosi sta lavorando a nuove pubblicazioni: “Sguardi” con alcune poesie ritrovate, “Tre racconti di Natale” scritti e pubblicati dal Corriere Apuano. Ed in particolare sta lavorando ad un libro sulla storia del Cinema Manzoni e a questo proposito l’autore cerca ancora materiali, foto, testimonianze sulla storia della struttura in piazza San Francesco.
Ha inoltre iniziato il libro “Libero Spuri – Il maestro, il partigiano, il politico”, storica figura pontremolese, con le figlie di Libero, Katia, Olga e Tatiana, che hanno messo a disposizione di Rosi foto e documenti interessanti.
Riccardo Sordi