Inaugurato a Pontremoli il nuovo Anno Accademico dell’Università delle Tre Età.
I Beni Culturali della Lunigiana sono stati il tema della conferenza della dott.ssa Colombo della Soprintendenza di Lucca e Massa Carrara
Il prof. Angelo Angella, presidente dell’UniTre Pontremoli-Lunigiana, la prof.ssa Caterina Rapetti, direttrice dei corsi e la dott.ssa Marta Colombo funzionaria della Soprintendenza
Prolusione si chiama l’orazione ufficiale che inaugura l’anno accademico in tutte le Università nel mondo. Università delle Tre Età non pretende compararsi a tanto, però nel suo piccolo diffonde in Italia cultura e promuove la creatività di chi vuol mettere alla prova proprie attitudini.
Sabato 14 ottobre alle Stanze della Rosa il presidente Angelo Angella ha avuto parole di augurio insieme a nostalgia ricordando tutti gli amici che ci hanno lasciato, tra questi Giuseppe Frassinelli e Lalla Tassi De Negri, una fondatrice nel 1988 dell’Unitre a Pontremoli, animatrice di iniziative interessanti, “insegnava e apprendeva”, manteneva socialità, si autopromoveva nel dono. A dare il saluto in rappresentanza del sindaco è stata Clara Cavellini vicesindaco e come assessore al turismo ha offerto alla relatrice materiale di informazione e promozione del territorio. La direttrice dei corsi Caterina Rapetti ha esposto essenziali riflessioni sul significato dell’operare dell’Unitre e concretamente riscontrate nella locale sezione. Valore è far incontrare persone, è la disponibilità a condividere conoscenze e ricerche da parte dei relatori, è essere luogo di aggregazione e di accoglienza di vecchi e nuovi soci.
Opportuna la citazione dell’art. 9 della nostra Costituzione che afferma tra i 12 principi fondamentali che la Repubblica “promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”.
La Lunigiana ha tante piccole realtà che, anche se non eclatanti, hanno spessore storico di lunga durata e danno identità, come si evidenzia nei due preziosi volumi sui “Paesi di Lunigiana” di Paolo Bissoli, editore Il Corriere Apuano.
Proprio di questi impegni ha parlato nella conferenza Marta Colombo ispettrice della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Lucca e Massa Carrara. Il programma per il nuovo anno, oltre allo “zoccolo duro” delle lezioni, porterà la probabile ripresa di esperienze di cucina, continua l’attività fisica adattata (AFA) il lunedì e il venerdì la sede delle Stanze della Rosa risuonerà di canti di prova del coro, che già si è esibito facendo bella figura uscito anche in tournee.
Sarà cura promuovere visite a luoghi turistici e a mostre, a partire da “Novecento a Carrara” in palazzo Cucchiari mercoledì 25 ottobre. L’ispettrice ha manifestato un atteggiamento di vera attenzione e tutela delle realtà specifiche di Versilia, Lunigiana e Garfagnana. La bellezza è oggetto d’amore, risuona dentro, richiede entusiasmo costante di nuovi progetti, è valore. Una nuova legge del 2016 regola le Soprintendenze nell’opera di tutela dei beni monumentali e artistici con una sua struttura gerarchica che fa capo al Ministero della cultura, coinvolge Enti senza fini di lucro di cui sia verificato un vero interesse culturale.
Il Codice dei Beni culturali del 2004 definisce che essi sono opere di autore non più vivente, eseguite prima di 70 anni, dichiarate opere d’arte dal Ministero, che autorizza anche i restauri. La tutela riguarda anche ciò che è nel sottosuolo, tutto è proprietà dello Stato, fosse una tomba etrusca o un pozzo di petrolio o una miniera d’oro o una sorgente d’acqua in terreno di proprietà privata. Le competenze professionali richieste sono a largo raggio: storici, archeologi, paesaggisti, ma è importante anche l’interesse di associazioni di cittadini privati, comunità locali, singole persone: tutti insieme danno identità a un territorio e fanno un capitolo del lungo cammino dei popoli.
Alcuni progetti per il 2024 della Soprintendenza in Lunigiana
La dott.ssa Marta Colombo, funzionaria della Soprintendenza di Lucca e Massa Carrara
Riparazioni alla Fortezza della Brunella di Aulla, alla torre e castello di Malgrate. Interventi al Museo dell’Alta valle del torrente Aulella di Casola, Saranno messe in sicurezza le mura di Caprigliola con vantaggioso restauro in quota con operatore legato su scala a corde, così sarà fatto per il castello Malaspina di Massa.
Con buona intesa e cooperazione col Parco regionale delle Alpi Apuane si sono fatti nuovi scavi a Pontevecchio nel Fivizzanese, iniziati nel 2018, sono emersi nuovi frammenti, frecce in pietra di vario spessore, un materiale che desterà ulteriore curiosità di scoperta, come fu per quello trovato scavando la torre di San Giorgio a Filattiera, il sito di Canossa nel comune di Mulazzo.
Progetti e operazioni realizzate dalla metà del Novecento hanno accelerato interessi e ricerche, come sono stati gli scavi a Sorano di Filattiera nel 1980 guidati dall’archeologo Tiziano Mannoni.