
Tradizionale incontro tra i comuni di Bagnone e Corniglio

Domenica 3 settembre si è svolto a Badignana, l’alpeggio parmense, “regno” di Ettore Fornesi, ultimo pastore treschiettese, l’annuale e partecipato appuntamento dedicato alla transumanza. Ad organizzarlo i Comuni di Bagnone e Corniglio, nel solco degli avi e di una collaudata amicizia. Il cielo terso ha favorito la salita fin lassù dove gli alti, eleganti faggi sembrano ammirare le bellezze del Creato. Fra le autorità, i sindaci dei due Comuni: Giovanni Guastalli e Giuseppe Delsante, accompagnati da alcuni consiglieri, Daniele Zappoli già amministratore del Comune di Corniglio, Italo Pizzati, presidente del “Comitato Cibo del Crinale”, Paolo Bestazzoni e Rita Beccari rispettivamente presidente e vicepresidente “Fratres” di Bagnone, Urbano Simonetti dei “Beni civici di Vico”. Assieme a loro molti amanti e appassionati della montagna.
Alle 11, sotto un magnifico faggio, è stata allestita la mensa abbellita con felci e fiori del luogo, per la celebrazione della Santa Messa da parte del parroco don Orlando Ruiz Mesa. Il sacro rito, partecipato in religioso silenzio, è stato solennizzato dai canti delle coriste di Bosco, accompagnati dalle chitarre. “Se si vuole seguire Gesù, ha detto don Orlando, si deve essere pronti ad incamminarsi con Lui verso la croce che tutti, prima o poi, incontriamo nel cammino della vita. Ascoltare e rispondere alla chiamata di Dio significa possedere la capacità di dimenticare noi stessi per servire gli altri”. Quindi sono stati ricordati Ettore Fornesi, pastore per eccellenza, benvoluto ed apprezzato per la generosità, l’accoglienza, la semplicità dei gesti sinonimo di nobiltà d’animo ed il compianto sindaco di Bagnone, Carletto Marconi che tanto si è prodigato per la realizzazione del Parco dell’Appennino tosco – emiliano, con le sue infinite caratteristiche da far conoscere e decollare.

Luca Menghini ha letto la “Preghiera degli Alpini”. Hanno quindi preso la parola i due sindaci e Zappoli invitando tutti a mantenere vive le radici senza le quali non possiamo vivere intensamente il presente, né progettare il futuro. “Nessuna comunità è piccola o insignificante, è stato ribadito. Se ci troviamo qua, dopo quasi un ventennio, vuol dire che abbiamo gettato saldi ponti di unione. Ma non basta. Purtroppo attorno alla capanna, che è stata casa per tanti pastori lunigianesi, vediamo incuria e trascuratezza. Spetta, in primis, a chi governa adoperarsi affinchè la burocrazia non soffochi la ripresa ed il rilancio turistico delle nostre belle montagne, disseminate di laghi, di fauna e flora variegate, che nulla hanno da invidiare a quelle più note perché molto pubblicizzate. Urgono progetti condivisi, predisposti con competenza e lungimiranza, anche con il cuore, per il bene comune. Passando ai giovani chiara testimonianza di impegno civico, etico e morale”. Il ricco pranzo è stato offerto dagli amici ospitanti fra risate, battute, applausi.
Ivana Fornesi