La tela della Madonna di Loreto è tornata a Lusuolo

La comunità di Mulazzo in festa: con questa tela si sono conclusi i restauri delle opere conservate in chiesa

Il quadro restaurato
Il quadro restaurato

Un pomeriggio di festa quello vissuto dalla Lunigiana e, in particolare, dalla comunità di Lusuolo sabato 1° luglio per l’inaugurazione del restauro della tela raffigurante la Madonna di Loreto con i santi Carlo Borromeo, Antonio Abate, Francesco e Matteo, quest’ultimo titolare della parrocchia. Un restauro iniziato nel luglio 2022 e durato un anno, che conclude il lungo percorso che ha visto, in questi anni, riportare a nuovo la piccola chiesa parrocchiale, restaurare gli arredi e i numerosi quadri in essa conservati.

Un’opera per la quale, durante la cerimonia, il sindaco di Mulazzo, Claudio Novoa, ha ringraziato in particolare Erminio Zini, instancabile protagonista delle attività che riguardano il paese affacciato sulla media valle della Magra. “Grazie alla passione ed intraprendenza di tante care persone – ha detto il sindaco – è stata completamente recuperata la bellezza della sua chiesa e dei tesori che qui vi sono custoditi. Tra queste persone voglio ringraziare di cuore Erminio Zini: senza la sua determinazione ed operosità, non avremmo raggiunto questo traguardo”. Un restauro impegnativo, sia dal punto di vista tecnico-artistico, sia da quello economico, reso possibile dai contributi messi a disposizione dal Comune di Mulazzo, dal Lions Club Lunigiana, dal Rotary Club Pontremoli-Lunigiana e da tanti privati cittadini che hanno risposto all’appello.

Un momento della presentazione del quadro restaurato
Un momento della presentazione del quadro restaurato

Nella chiesa – dove il parroco don Marco Giuntini ha celebrato la S. Messa – è stato Riccardo Boggi, groppolese, direttore del Museo di San Caprasio in Aulla, a ripercorrere le vicende che hanno riguardato Lusuolo e in particolare il restauro di un’opera che da anni nascondeva alla vista dei fedeli e dei visitatori le figure dipinte tre secoli fa.

Si tratta di una tela di dimensioni ragguardevoli (cm 266×181) realizzata probabilmente nel XVIII secolo da un autore che non ha apposto alcuna firma e al quale non è ancora stato possibile dare un nome; da sempre vista su un altare laterale della chiesa di San Matteo, era in così precarie condizioni da metterne a rischio la sopravvivenza. Da qui la decisione di procedere al restauro, realizzato da Anna Triani con la collaborazione di Laura Semenzato su incarico della Diocesi di Massa Carrara – Pontremoli e della Parrocchia e con il controllo della Soprintendenza di Lucca e Massa Carrara.

Quando le restauratrici hanno esaminato la tela si sono trovate di fronte ad una situazione complessa, con lacune e distacchi del colore sul quale era anche caduta la pioggia infiltratasi dal tetto; numerose le toppe collocate nel corso dei secoli sulla tela sulla quale erano presenti molti parassiti. Prima di spostare il grande quadro hanno proceduto ad un preconsolidamento con l’apposizione di una velinatura generale della pellicola pittorica; poi, in laboratorio, il lungo restauro che ha compreso anche il rinforzo del pesante telaio. Restituita la giusta tensione alla tela sono state rimosse le toppe, è stata ripulita l’intera superficie così che, con la rimozione dello sporco depositatosi nei secoli, i colori sono tornati a brillare.

Paolo Bissoli