Anche a Fivizzano sono arrivati gli “Uffizi Diffusi”

Alla presenza Governatore Eugenio Giani e del direttore del museo fiorentino, Elke Schmdt, inaugurata al Museo di San Giovanni la mostra con un capolavoro del pittore Andrea Markò

Il quadro esposto al Museo degli Agostiniani con le autorità
Il quadro esposto al Museo degli Agostiniani con le autorità

Fivizzano riallaccia con Firenze un rapporto che in un lontano passato, a partire dal 1477, anno d’inizio del dominio fiorentino, le diede prosperità e prestigio, tanto da guadagnarsi il soprannome di Firenze della Lunigiana. L’iniziativa degli “Uffizi diffusi”, che ha portato nel Museo di San Giovanni degli Agostiniani un capolavoro del pittore Andrea Markò, sicuramente rivitalizzerà l’economia fivizzanese per il grande numero di visitatori che attirerà e, nel contempo, sarà di stimolo e di incentivo per altri eventi e per “mettere in vetrina” il proprio patrimonio artistico, storico, culturale, ambientale sparso in tutto il territorio.

Il quadro di Andrea Markò esposto al Museo di San Giovanni a Fivizzano
Il quadro di Andrea Markò esposto al Museo di San Giovanni a Fivizzano

All’amministrazione comunale si presenta un’occasione che sarebbe colpevole lasciarsela sfuggire, specialmente alla luce di quanto dichiarato dal governatore della Toscana Eugenio Giani, che i prestiti delle opere degli Uffizi diffusi diventeranno strutturali, grazie alla creazione, in accordo col Ministero della Cultura e della Regione Toscana, di una Fondazione che avrà questo obiettivo, ovviamente non solo per Fivizzano. Il Governatore ha fatto seguire a questa anticipazione una vera e propria lectio magistralis di storia sui rapporti fra Fivizzano e Firenze, sui governi dei Medici, sulla formazione della Toscana, ma, in particolare, sulle bellezze visibili e nascoste delle Alpi Apuane, di cui la pittura di Markò ne esprime una dal fascino unico. Il quadro, “Veduta del monte forato”, è considerato un capolavoro del pre-macchiaiolo Andrea Markò e rimarrà in mostra fino al 23 ottobre, in prestito dalla Galleria di Arte Moderna di Palazzo Pitti. Il dipinto di Markò (Vienna 1826 – Firenze 1895), un olio su tela di 121 per 116 centimetri, del 1871, “evoca il suggestivo promontorio tra la Versilia e la Garfagnana, che ispirò anche D’Annunzio”, che definì le Apuane Alpe di Luni, quale è il titolo della mostra curata da Elena Marconi, che ne ha illustrato l’alto valore ed il significato, e da Claudio Casini. Il Monte forato è “una meta magica”, ha detto Elke Schmdt, direttore del Museo degli Uffizi, “per escursionisti e amanti del trekking, attratti dall’incanto del posto.

Sicuramente Markò, che col fratello Carlo Junior diede vita alla Scuola di Taggia, cenacolo pittorico che presagisce l’esperienza della macchia nel dipingere en plein air, lo ammirò con stupore per fissarne sulla tela, armato di cavalletto e pennelli, la bellezza miracolosa”. Nel solstizio d’estate, infatti, “si fa quadro di fenomeni mozzafiato: dalla Versilia si ha l’impressione che il sole nasca due volte, dentro il foro e sopra l’arco; dalla Garfagnana si può, invece, scorgere un doppio tramonto”. Per tutto questo è stato inserito negli itinerari della Via Francigena e del Volto Santo. Alla cerimonia di inaugurazione della mostra era presente anche l’onorevole Valdo Spini, da poco cittadino onorario di Fivizzano, che ha espresso apprezzamento per l’impegno dell’amministrazione e del sindaco Gianluigi Giannetti a favore delle iniziative culturali, che lo stesso primo cittadino ha definito fondamentali per la “valorizzazione del territorio”, dopo aver dedicato parole di elogio e di ringraziamento per quanti si sono adoperati affinché Fivizzano potesse ospitare opere degli Uffizi Diffusi e per organizzare un evento (brillantemente coordinato in sala da Francesco Leonardi) così importante per gli alti ruoli istituzionali, civili, tra cui il Prefetto, e militari, delle persone presenti.

Andreino Fabiani