
La stabilità di stampo estivo ora in auge si è andata consolidando al giro di boa della metà del mese. Mentre si auspica che la seconda frazione di giugno non ecceda con il caldo finalmente sopraggiunto, si sa come è andata la prima: l’instabilità ha avuto la meglio quasi quotidianamente e la ‘guarigione’ non è stata facile, visto che temporali in giro se ne sono visti fino al 16 e lunedì 19, di primissimo mattino, un’ultima gocciolata ha lasciato tracce fino al risveglio dei più.
Procedendo cronologicamente, è da segnalare che quella di martedì 13 è stata la giornata più generosa di precipitazioni in quel di Pontremoli.
Al cospicuo apporto di 39,0 mm di domenica 4, infatti, e alle diverse altre ‘mandate’ di pioggia succedutesi più moderate, ma costanti, nelle date intermedie, si è aggiunto l’evento più abbondante di tutta la prima metà del mese in corso.
Al mattino, i rovesci avevano interessato l’area costiera e lasciato all’asciutto l’interno. Il tempo, nuvoloso per gran parte della giornata, eccetto un tratto più soleggiato al mattino, non sembrava destinato a eclatanti svolte temporalesche. Al contrario, dopo un occasionale piovasco intorno alle 14,30, il cielo sempre più minaccioso andava preparandosi al ‘botto’ di prima serata.
Alle 18,30, ecco partire il rovescio, sempre più ardito, che alle 18,40 si trasformava in tosto temporale fra scariche fulminee e roboanti tuoni. Tra le 18,40 e le 19,10, acqua a torrenti con intensità da nubifragio.
A seguire, prima moderata e poi più placida, la pioggia scendeva fino alle 20,30. Il piccolo diluvio non era accompagnato da grandine, né da particolari rinforzi del vento, girato a N e a NE durante la fase massima del temporale.
Il controllo del pluviometro manuale attestava la caduta di ben 40 mm, buona parte dei quali nella mezz’ora clou del fenomeno. Le tarde ore serali seguivano fresche e tranquille.
Mercoledì 14, naturalmente, tutto era pronto per un bis delle bizze pomeridiane; al primo mattino, intanto, veniva impedita la vista del sorgere del sole da strati nebbiosi accampatisi nottetempo nella conca pontremolese, certo facilitati dalla lunga durata di umidificazione della massa d’aria adagiatasi nella ‘culla’ del bacino del fiume Magra.
Nelle ore diurne, la condizioni più propizie al temporale si rinnovavano più a sud, tra Fosdinovo, Sarzana, Carrara e colline retrostanti: il paese di Tendola veniva a trovarsi nel centro di scroscio ricevendo una consistente lavata.
Modesti i piovaschi altrove, con qualche debole tuono sia nel primo pomeriggio che in quello inoltrato. Le correnti di tramontana di giovedì 15 ponevano fine alle messe in scena pomeridiane trasferendo l’area soggetta a instabilità verso la Pianura Toscana: il tempo moderatamente e piacevolmente caldo e più asciutto in Lunigiana, infatti, non corrispondeva a quello ancora soggetto a temporali nel Pisano e in altre zone del territorio regionale.
Una piccola conquista era poi quella di venerdì 16 e sabato 17, quando sul registro delle osservazioni, valutando complessivamente lo stato del cielo dei due giorni, lo si poteva finalmente giudicare poco nuvoloso con l’introduzione della S di sereno nell’apposita casella. Non si andava oltre, però, poiché sia domenica 18 sia lunedì 19 reclamavano ancora la M di misto a motivo di qualche nuvola più indugiante.
Della parentesi incerta all’alba del 19 si è già detto, in attesa di vivere i calori del giorno del solstizio.
a cura di Maurizio Ratti, Mauro Olivieri e Giovan Battista Mazzoni