Nelle vie di Pontremoli si è  concluso il Mese di Maggio

Al termine di un “pellegrinaggio” di 30 giorni che ha toccato le diverse chiese della città

Una situazione meteorologica particolarmente capricciosa – con piovaschi a più riprese nel corso della giornata e in particolare nel pomeriggio – non ha impedito lo svolgimento della processione con la quale le parrocchie cittadine hanno celebrato la conclusione delle funzioni liturgiche del Mese di Maggio.
Portata a spalla da squadre delle confraternite cittadine, la statua della Madonna, accompagnata dalle note della Musica cittadina, ha percorso le vie di Pontremoli lungo un tragitto che ha portato la processione dalla chiesa di S. Francesco al duomo, attraverso via del Seminario e l’antico ponte della Crësa (a causa dei lavori in atto al ponte Zambeccari); poi, dopo la sosta nella concattedrale, la processione è ripartita per raggiungere la chiesa di S. Pietro, lungo tutto il centro storico.
Qui, in una chiesa colma di fedeli provenienti dalle diverse parrocchie, si è svolta la celebrazione conclusiva con la benedizione eucaristica impartita da don Pietro Pratolongo, affiancato dai confratelli don Graziano Galeotti, don Giovanni Perini e don Jules Ganlaky.
Quest’anno, a seguito della nuova organizzazione della pastorale delineata dal vescovo, le funzioni serali del Mese di Maggio in onore della Madonna, cui questo mese è dedicato, sono state proposte su scala cittadina, attraverso un “pellegrinaggio” che ha toccato tutte le chiese principali di Pontremoli, parrocchiali e non, che, a turno, hanno accolto i fedeli, in genere presenti in buon numero.
Alla guida delle celebrazioni si sono alternati i parroci che compongono l’équipe sacerdotale. Si è iniziato dalla parrocchiale di S. Nicolò per proseguire nella concattedrale di S. Maria Assunta, nella chiesa di Nostra Donna, nella parrocchiale di S. Cristina, nella chiesa di S. Giacomo d’Altopascio, nella parrocchiale di S. Pietro, nella cappella del Seminario (l’incertezza del tempo non ha reso possibile la tappa prevista nell’oratorio della Madonna di Loreto) e, infine, nella chiesa di S. Francesco, parrocchiale di S. Colombano.
Un itinerario impegnativo per la durata e per la dislocazione; la “fatica”, però stata ampiamente ricompensata dalla gioia dell’incontro serale con la Madre di Gesù.

a.r.