
Tanta partecipazione ai due week end della rassegna che ha celebrato questo prodotto d’eccellenza della Lunigiana


Un profumo dolce che si spande nell’area e che non può che far venire l’acquolina in bocca. Dopo quattro anni di assenza (l’ultima edizione infatti è stata del 2019) è tornata per due week end consecutivi la sagra della cipolla di Treschietto. Una sagra che dall’ormai lontano 1976 rappresenta un’ottima occasione per celebrare questo prodotto d’eccellenza della Lunigiana. Una manifestazione all’insegna del gusto e della tradizione volta alla valorizzazione di una cipolla dal sapore dolce e coltivata integralmente in modo biologico.
È infatti un prodotto dalle caratteristiche uniche, a partire dalla forma appiattita, per passare poi al colore rosso rubino all’esterno e bianco con striature rosse nella parte interna, con una consistenza tenera, carnosa e ricca d’acqua. Ma la particolarità unica è legata soprattutto al suo aroma marcato e alla dolcezza del gusto, poco pungente e gradevole anche ai palati più delicati. Tutto questo è possibile grazie al paziente lavoro di preparazione da quando i bulbi, selezionati nel mese di luglio e conservati rigorosamente al buio delle cantine di pietra, vengono piantati ad ottobre in piccoli appezzamenti di terreno chiamati in dialetto “brasia”.
Nel mese di maggio, dopo impegno e passione, si raccoglie il prodotto in erba. E finalmente il tutto è pronto ad arrivare sulla tavola come hanno potuto vedere le molte persone che si sono recati nella frazione bagnonese desiderose di degustare una miscellanea di specialità a base di cipolla: torte, zuppe, frittate, pinzimonio, ripieni, barbotte… prodotti capaci di deliziare anche i palati più ghiotti. “è importante che dopo quattro anni di assenza ritorni un appuntamento importante per l’economica del territorio – sottolinea il sindaco di Bagnone, Giovanni Guastalli – la sagra è stata occasione per farconoscere ed apprezzare le eccellenze gastronomiche della nostra vallata e dare anche un po’ di ossigeno all’economia locale”. (r.s.)