Le novità di aprile in osservatorio a Pontremoli

Rispetto alla settimana scorsa, nel panorama meteo di aprile non è cambiato granché: un leggero rialzo delle temperature, un paio di eventi piovosi di breve durata – quando sarebbe stato necessario che fossero ben più generosi – e un cielo in prevalenza misto, qualche volta coperto e mai sereno. Arrivati all’ultimo scorcio del mese, le uniche tre giornate di perfetto bel tempo rimangono quelle di lunedì 3, martedì 4 e mercoledì 5 aprile: in seguito le condizioni atmosferiche sono sempre state improntate ad una blanda variabilità. Da qui a fine mese, però, il sole avrà modo di rimediare.
Le temperature massime, in contenuto aumento nella settimana in esame, si sono portate su valori un poco superiori alla norma stagionale; più in linea con le attese sono risultate le temperature minime, eccetto nella notte di lunedì 24, nuvolosa e piovosa, durante la quale si sono tenute sopra i 10°C. I pluviometri, da inizio mese insolitamente poco operosi per la scarsità di… materia prima da registrare, sono entrati in azione lungo la settimana solo due volte. La prima, mercoledì 19, in seguito ad un rovescio verificatosi poco prima delle ore 18 e che ha interessato in particolare l’estremo nord dell’alta valle della Magra, tra Pontremoli e la Cisa, risultando più consistente tra Montelungo e il valico (a Pontremoli, 2,4 mm in Verdeno).
La seconda piovuta è seguita, in orario solare, a partire da domenica 23 alle ore 23 fino alle prime ore del mattino di lunedì 24. In questo caso, la pioggia, caduta anche a rovesci, ha prediletto con i massimi apporti l’area compresa tra Villafranca, Bagnone e il Lagastrello con un picco di 37,4 mm a Iera, 35,0 a Comano e 27,8 al Lago Paduli; altrove, tra i 10-15 mm o ancora meno (Pontremoli 9,2 e Gragnola 4,4).
Come si diceva in avvio di articolo, le novità non riguardano il meteo di aprile, che ha continuato a fare melina, quanto piuttosto l’assetto strumentale dell’osservatorio che, durante il mese di marzo, ha visto l’impianto di nuovi sensori a fronte di alcune avarie da parte di quelli in servizio da circa vent’anni.
La Società Meteorologica Italiana ha provveduto alla sostituzione dei sensori di temperatura e umidità (che servono per la trasmissione dei dati indicativi in rete su sito web, mentre i dati ufficiali si continuano a misurare in apposita schermatura a norma su prato), di pressione atmosferica, radiazione solare e vento. Il nuovo anemometro, a forma di aeroplano e munito di elica, sostituisce il precedente strumento che era dotato di mulinello e banderuola, cioè con sensori distinti per rilevare direzione e velocità.
Il pluviometro è rimasto al suo posto, ma collegato al nuovo software di gestione dei dati e non se ne possono visionare ancora le misure. I dati attualmente visibili sono solo parziali e riferiti alla vecchia strumentazione ancora funzionante. Nelle prossime settimane, si conta di stabilire il collegamento con i nuovi sensori per la loro messa in rete. La nuova stazione, in fase sperimentale nella seconda metà di marzo, potrà offrire il primo mese completo di misure con aprile.
Naturalmente, a fianco degli strumenti elettronici, continueranno a funzionare, finché sarà possibile, anche quelli meccanici e manuali, sia in torretta che in prateria.

a cura di Maurizio Ratti, Mauro Olivieri e Giovan Battista Mazzoni