Lontani da casa, vicini a chi soffre

Il vescovo fra’ Mario ha presieduto in cattedrale la veglia di preghiera per i missionari martiri

La celebrazione del 24 marzo in cattedrale a Massa

Il vocabolario Treccani definisce il martire un ‘testimone’. Allora, parlando di testimoni e guardando a chi ha speso la vita per gli altri, si può affermare che la nostra terra ne sia ricca. Si può partire da Filattiera per ricordare padre Bruno Biagi, nativo di Scorcetoli, per lunghi anni in Africa a servizio degli altri; don Adriano Filippi, di Mulazzo, per ora ancora l’unico sacerdote fidei donum della diocesi di Massa Carrara – Pontremoli; padre Massimiliano Ferrari da Groppoli che, finché la salute glielo ha consentito, si è lasciato adottare dall’Africa. Tre figure di missionari che si sono ritrovati, per coincidenza divina, nella Repubblica Centrafricana.
Questa è stata la nazione amata e raccontata da suor Angelina, prima testimone della veglia di preghiera presieduta dal nostro Vescovo, il 24 marzo scorso, nella cattedrale di Massa. Per l’occasione la basilica era illuminata di rosso, così come la chiesa di Fossone nel vicariato di Carrara e la Pieve di Sorano a Filattiera, per il vicariato di Pontremoli-Villafranca. Oltre trent’anni vissuti a servizio dell’annuncio del Vangelo in una Chiesa povera tra i più poveri del mondo. Testimone oculare della violenza di gruppi armati dediti a fare il male e a seminare il terrore solo per l’avidità del potere. Poi don Modesto, sacerdote della diocesi che comprende la città di Goma ed altri territori nelle province del Kivu Nord e del Kivu Sud, nella Repubblica Democratica del Congo.
Lì, nel febbraio del 2021, furono uccisi Luca Attanasio, Vittorio Iacovacci e Mustapha Milambo. Anche don Modesto – in Italia da cinque anni e studente di Scienze Politiche nell’Ateneo pisano – è un diretto testimone del rischio che comporta assumere la decisione di rimanere coerenti con la propria fede. Sono oltre 360 milioni nel mondo (uno su sette) i cristiani perseguitati o discriminati a causa della propria fede.
Aiuto alla Chiesa che soffre (ACS) ricorda nel suo rapporto che dal gennaio 2021 al giugno 2022 nel mondo sono stati uccisi oltre 7.600 cristiani; più di 5.200 sequestrati. Dal 2001 al 2021 sono stati uccisi 526 missionari. Nel 2022 sono stati uccisi 18 missionari e missionarie tra sacerdoti, religiosi e religiose: nove in Africa, otto in America Latina, uno in Asia.
Tra di essi ricordiamo suor Maria De Coppi, uccisa barbaramente in Mozambico, e suor Luisa Dell’Orto, uccisa ad Haiti. Proprio ad un progetto a favore dei giovani di Haiti, fortemente desiderato da suor Luisa. destineremo la somma di euro 435,35 raccolta in occasione della veglia di preghiera e frutto della scelta della nostra Chiesa diocesana di pregare ed offrire il segno del proprio digiuno al ricordo emozionante e commovente dei nostri fratelli e delle nostre sorelle che hanno accettato di testimoniare Cristo anche a costo della vita.